Vent'anni di inclusione: 'Lo sport al servizio di tutte le abilità' a Ravenna
Evento annuale a Ravenna per l'inclusione dei ragazzi disabili, con sport e attività creative, ideato da Silvia Pagliai.

‘Lo sport al servizio di tutte le abilità’ è all’edizione numero 20
Vent’anni di inclusione vera. E non solo a parole. Il prossimo 15 maggio, a partire dalle 9.30, al Centro federale ‘Le Ghiarine’ di Fosso Ghiaia, andrà in scena, appunto, l’edizione n.20 de ‘Lo sport al servizio di tutte le abilità’. L’evento, nato nel 2004, è rivolto ai ragazzi disabili ed è diventato una tappa fissa all’insegna dell’inclusione, della condivisione e del divertimento. Ideato da Silvia Pagliai, tecnico sportivo nel campo della disabilità da oltre 30 anni, e grazie alla sezione di Ravenna della Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee), che sponsorizza l’evento, la giornata è dedicata a ragazzi con disabilità ed è pensata per offrire momenti di gioco, attività creative e sport, aperto a famiglie, educatori e volontari, in un ambiente accogliente e ricco di umanità. "Dopo un incendio e un’accurata ristrutturazione – ha spiegato Silvia Pagliai – ’Le Ghiarine’ di Fosso Ghiaia restano la location ideale per questa giornata, che vuole essere un’occasione concreta di inclusione sociale, offrendo un’esperienza pensata per tutti, senza barriere. Si tratta di una storia lunga 20 anni, fatta di emozioni, abbracci, giochi e amicizie. Questo importante traguardo che, negli anni, ha accolto fino a 300 ragazzi arrivati da vari centri sociali e residenziali di Ravenna, Cervia, Faenza e Lugo, verrà valorizzato attraverso le attività pensate per abbattere ogni barriera e favorire la partecipazione di tutti. Ad ogni ragazzo verrà offerto il pranzo, e tornerà a casa con una maglietta, una medaglia al collo in ricordo della giornata trascorsa insieme". Lunga è la lista dei ringraziamenti, fra cui la Cri Ravenna, l’Advs, i tecnici federali, i cuochi Mario e Daniela, gli educatori, i volontari, il presidente della Fipsas Massimo Vanicelli e il suo staff, la scuderia del Borgo. C’è tuttavia anche un po’ di rammarico: "Dispiace – ha aggiunto Silvia Pagliai – non riuscire a coinvolgere le scuole. Sarebbe infatti uno straordinario insegnamento per i ragazzi normodotati far toccare con mano questo mondo, far capire loro che, aiutare, non deve far paura, ma arricchisce. E ciò si capisce con i sorrisi di questi ragazzi speciali. Purtroppo non esiste un servizio urbano di autobus. La linea arriva a Mirabilandia. Basterebbe che, anche solo per il ritorno, si creasse una fermata all’entrata del lago. La mia richiesta, effettuata da anni, anche per organizzare eventi di educazione ambientale e cre estivi, non è stata mai presa in considerazione. Purtroppo i costi per un pullman privato sono troppo alti, e così dobbiamo rinunciare a qualcosa di bello e importante per la collettività". Roberto Romin
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