Adamant, in esame il terzo quarto. Da Mantova deve partire il riscatto
I risultati dell’ultimo turno rendono se possibile ancor più amara la sconfitta dell’Adamant ad Iseo, arrivata dopo un terzo quarto...

L’ala Giulio Casagrande
I risultati dell’ultimo turno rendono se possibile ancor più amara la sconfitta dell’Adamant ad Iseo, arrivata dopo un terzo quarto inconcepibile, perso 34-7 dai biancazzurri, completamente in balìa degli avversari in quei dieci minuti a cui si fa fatica a dare una spiegazione. Lo staff tecnico ha fatto rivedere alla squadra l’intera terza frazione di Iseo, per far comprendere gli errori commessi ma soprattutto l’atteggiamento sbagliato messo in campo da capitan Drigo e compagni; una squadra che ambisce al salto di categoria come l’Adamant non può permettersi di subire un parziale del genere, per lo più senza opporre alcuna resistenza come è accaduto sabato sera in terra lombarda.
C’è da dire che Ferrara non è stata l’unica a subire una rimonta di questo tipo nell’ultimo turno, perché anche Pordenone – sul campo di Mantova, prossima avversaria dei biancazzurri – ha dilapidato un vantaggio importante dopo l’intervallo. Avanti addirittura di 17, sul 33-50 al 20’, i friulani hanno subito il veemente ritorno degli avversari nel terzo quarto, proprio come capitato nella sfida di Iseo: 26-6 il break in favore degli Stings al rientro dagli spogliatoi, bravi poi a reggere l’urto e a conservare il vantaggio negli istanti finali.
Con la vittoria di Monfalcone a Pizzighettone, ecco che il girone ha una nuova capolista: è proprio la Falconstar, a quota 24 assieme a Pordenone ma avanti negli scontri diretti. Ferrara insegue due punti dietro e deve ora guardarsi dal rientro della Sangiorgese, che dovrà però venire a giocare alla Bondi Arena nel girone di ritorno.
Fondamentale in casa biancazzurra riprendere il discorso in trasferta, già a partire da domenica a Curtatone contro Mantova: dopo quattro mesi senza sconfitte fuori casa, ne sono arrivate due di fila in sei giorni, ma nulla è perduto e la sconfitta in vetta di Pordenone ha reso la classifica ancora più corta e serrata.
L’Adamant ha bisogno ora di ritrovare sé stessa, di lavorare tranquilla in palestra e di non incappare più in quei blackout prolungati che le sono costati quattro punti nelle ultime due uscite lontano da casa.
Jacopo Cavallini
Continua a leggere tutte le notizie di sport su