Alma Mater, canestri d’autore. L’Europeo 2025 da luglio a Bologna

Universitari Previsto l’arrivo dei migliori atenei del continente come Kaunas, Zagabria, Siviglia e Valencia

di ALESSANDRO GALLO -
15 agosto 2024
Alma Mater, canestri d’autore. L’Europeo 2025 da luglio a Bologna

Elisabetta Tassinari alza al cielo il trofeo conquistato all’ultimo europeo di Miskolc

Ci sono già le date: dal 6 al 13 luglio. Bologna ospiterà, per la prima volta, il campionato europeo universitario di basket. Terra di canestri, quella delle Due Torri, che ha ospitato finali scudetto, finali di Coppa dei Campioni (la prima volta nel 1966, con il successo del Simmenthal di Bill Bradley), finali di Coppa Italia e gare della nazionale. Per la prima volta ci sarà l’europeo in feluca e l’Alma Mater Studiorum ci arriverà con un titolo da difendere.

Contrariamente a quello che si può pensare, però, il titolo è quello delle ragazze, anche se i maschi, dal 2017 a oggi (con la pausa di un paio d’anni causa Covid) hanno conquistato quattro titoli, tre dei quali di fila. Nell’ultimo europeo a Miskolc, in Ungheria, la band di Matteo Lolli è stata perfetta fino ai quarti di finale. Poi, un paio di battute d’arresto e Alberto Conti, Gherardo Sabatini e compagni restano fuori dal podio, chiudendo in quarta posizione.

Il meglio dell’Europa (in feluca) a Bologna: 16 le squadre maschili, 12 (ma potrebbero diventare 16) quelle femminili. Ci saranno alcuni tra gli atenei, dal punto di vista cestistico, più importanti: dalla Spagna Siviglia e Valencia, dalla Croazia Zagabria, finalista dell’ultima edizione e, dalla Lituania, la Vytautas Magnus University di Kaunas, campione in carica. Partite di grande spessore e spettacolo che consentiranno, ancora una volta, all’Università di Bologna di mostrare le proprie capacità organizzative.

Un percorso virtuoso che parte dal lontano da quando, all’inizio del secolo, il Cus Bologna – la formazione più blasonata a livello italiano – cominciò a girare l’Europa ottenendo dei settimi, quinti e noni posti. Piazzamenti che apparivano modesti, ma si stava solo seminando.

Poi, il salto di qualità coinciso con due momenti particolari. Il progetto dual career, che consente agli sportivi di livello di avere un percorso particolare a livello accademico e l’ingresso di alcuni campioni. O comunque di ragazzi che sarebbero poi diventati campioni. Perché Pippo Ricci e Valerio Cucci (perché a Bologna è sempre derby, anche a livello accademico), hanno cominciato a mostrare i muscoli in maglia biancorossa. In panchina ci sarà sempre Matteo Lolli, che è il mago della panchina universitaria (e del Playground dei Giardini Margherita) che si avvarrà di uno staff composto in gran parte da ex giocatori, da Giorgio Broglia a Gioacchino Chiappelli, da Matteo Galli a Gabriele Fin.

Ci arriverà da campione uscente la squadra femminile di capitan Elisabetta Tassinari che, dopo il bronzo dello scorso anno, si è messo al collo uno splendido oro. In panchina ci sarà sempre Jordan Losi, il tecnico delle ultime due stagioni. Anche in questo caso, si tratta di un ragazzo – Jordan appunto – che aveva indossato la maglia del Cus Bologna a livello europeo. E questo senso di appartenenza e di orgoglio con l’Alma Mater gli è rimasto dentro. Consentendogli di conquistare il primo europeo.

Confermarsi, ancorché in casa – ma la pressione sarà maggiore – non sarà facile. I ragazzi, invece, vorranno riscattare l’ultimo quarto posto, provando a salire ancora una volta sul podio.

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