Atkins innamorato di Reggio: "Resterò per sempre a vivere qui"
Darion: "Finalmente sto trovando il mio ruolo nella squadra, all’inizio forse mi è mancata un po’ di grinta"
Dimenticate il Darion Atkins visto con Trento e cercate di apprezzare un giocatore ‘nuovo’ che sta cercando di adattarsi il più possibile a un sistema ‘sbilanciato’ sugli esterni. Solo così, forse, riuscirete a capire lo sforzo che il lungo classe ’92 sta compiendo per rendersi utile alla causa. Il processo è ancora in divenire, ma nelle ultime due partite con Pesaro e Napoli si sono notati segnali incoraggianti. Atkins, partiamo dal finale al ‘PalaBarbuto’: mancano 2,7 secondi alla fine e lei va in lunetta con due tiri liberi che possono chiudere la partita ma li sbaglia entrambi nonostante una media del 70% in carriera. Cosa ha pensato?
"È stata una situazione davvero strana, alla fine mi ha fatto la stessa domanda anche Momo (Faye, ndr) che mi ha chiesto se fossi nervoso, ma non lo ero, penso sia stata una punizione degli Dei del basket per quell’infrazione di campo che non mi era stata fischiata poco prima (sorride, ndr). Per fortuna poi ha sbagliato anche Sokolowksi quindi giustizia è stata fatta". L’Under 19 ha ottenuto una bella vittoria contro Brescia che sarà anche il vostro prossimo avversario con la prima squadra…
"Ci hanno mostrato la strada, giocando molto duro e facendo una bella partita. Proprio quello che dovremo replicare anche noi perché sarà una gara davvero molto difficile".
Il roster costruito da coach Magro sembra avere tutte le caratteristiche per mettervi in seria difficoltà, con esterni molto fisici e lunghi di stazza.
"È vero, ma credo che nelle ultime due settimane la squadra abbia fatto dei passi avanti dal punto di vista della consistenza difensiva che è un po’ la chiave per far svoltare la nostra stagione. In attacco possiamo fare canestro senza troppi problemi contro chiunque, ma il nostro salto di qualità passa dall’intensità e dell’applicazione che metteremo in retroguardia. Con Pesaro e Napoli siamo cresciuti e ho visto un’identità precisa, ripartiamo da lì".
E probabilmente non è un caso che la crescita della squadra sia coincisa con quella di Darion Atkins…
"Finalmente sto iniziando a trovare il mio ruolo all’interno della squadra, cercando di essere un po’ più aggressivo e facendo cose che non ero tanto abituato a fare nelle mie precedenti esperienze. All’inizio devo ammettere che forse mi è mancata un po’ di grinta".
Quanto è stato difficile passare da un sistema come quello di Trento dove era una delle ‘prime punte’ ad un altro in cui deve fare spesso il lavoro ‘sporco’ sia in difesa che in attacco?
"Non così difficile come può sembrare, ma è chiaro che mi è servito un po’ di tempo. Mi ha anche stimolato, in qualche occasione mi era già capitato e si tratta solo di avere pazienza e capire quale sia l’equilibrio giusto. L’obbiettivo non è essere il migliore in assoluto, ma essere la versione migliore in funzione delle esigenze della squadra". La si vede spesso passeggiare in centro con la sua bella famiglia, come si trova in città?
"Ci troviamo a meraviglia, è tutto perfetto per le nostre esigenze e anche i nostri bimbi sono innamorati della città. È tutto a misura d’uomo, possiamo fare passeggiate, vedere negozi, gustarci qualche buon cibo nei tanti ristoranti. Non possiamo chiedere di più e ci piacerebbe restare qui a vita. Anzi, è uno dei nostri obbiettivi".
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