Basket serie C. Serra: "Baskérs, provo a fermarvi»

Santarcangelo contro Forlimpopoli. Per la pallacanestro minore romagnola, si tratta di una sfida infinita, tra due paesoni innamorati del basket:...

di VALERIO RUSTIGNOLI
28 marzo 2025
Santarcangelo contro Forlimpopoli. Per la pallacanestro minore romagnola, si tratta di una sfida infinita, tra due paesoni innamorati del basket:...

Santarcangelo contro Forlimpopoli. Per la pallacanestro minore romagnola, si tratta di una sfida infinita, tra due paesoni innamorati del basket:...

Santarcangelo contro Forlimpopoli. Per la pallacanestro minore romagnola, si tratta di una sfida infinita, tra due paesoni innamorati del basket: nella terra di Artusi, prima era l’Artusiana, ora sono i Baskérs, ma è intatto il desiderio di vittoria e di fare le cose sul serio. In riva al Marecchia, invece, la vocazione è più dedicata al settore giovanile, ma come base per un movimento di elite. Domani sera, alle 21, al PalaSgr Baskérs ed Angels si affrontano per una gara al vertice del campionato di serie C: 23 vittorie su 23 i primi, 21 su 23 i secondi. Il rivale dei Baskérs è Alberto Serra detto ‘Pomo’, allenatore dei clementini e uno dei più brillanti maestri del basket forlivese.

Serra, avete fatto finora una stagione praticamente perfetta, ma siete sempre stati secondi. Come ci si sente?

"È qualcosa di incredibile: abbiamo fatto una grande stagione fino ad oggi, ma c’è sempre chi ha fatto meglio. Dobbiamo però dire che avremmo firmato se in estate ci avessero detto che saremmo arrivati a questo punto dell’anno con due sole sconfitte, oppure al secondo posto. Per questo, non possiamo che essere contenti del nostro cammino".

Come arrivate al big match di sabato?

"Stiamo bene. Abbiamo avuto un mese e mezzo di gare oggettivamente piuttosto semplici, ma sabato a Fossombrone abbiamo dovuto tirare fuori le unghie, ribaltando una partita in cui spesso abbiamo inseguito, su un campo difficile e conquistando una vittoria pesante. Siamo felici della nostra crescita, di quella dei nostri giovani e ora dobbiamo provare ad alzare l’asticella".

Come vede i Baskérs?

"Sono una squadra solida e con chiari punti di riferimento. Hanno grande forza fisica, molte alternative nel roster e sono ben allenati. Per preparare la partita ho faticato molto per trovare situazioni punto a punto e questo rappresenta una grande incognita: ogni qualvolta c’è equilibrio, hanno la capacità di romperlo con grande autorità. Ma questo potrebbe anche mascherare un po’ la loro vera forza. Noi dovremo provare a mettere qualche sassolino nei loro ingranaggi e vedere un po’ cosa succede".

Come proverete a batterli?

"Sabato noi vogliamo fare la nostra pallacanestro, come peraltro abbiamo fatto nella gara di andata. Ritmo, fisicità, contropiede: dovremo provare a mettere in campo la migliore versione di noi stessi e vedere il nostro miglioramento rispetto alla gara di andata, per capire se siamo all’altezza di stare a questo livello. Sono molto curioso di come risponderemo a questa sfida, ma anche molto sereno: per noi è importante che i ragazzi maturino esperienza, per cercare di essere pronti più avanti, sperando di riuscire ad arrivare in fondo. Un altro aspetto decisivo potrà essere il fattore campo: il nostro pubblico è di quelli importanti e ci potrà dare grande spinta".

Lei e il suo avversario coach Tumidei siete stati assistenti della Pallacanestro 2.015 per due stagioni, dalla sua fondazione alla prima salvezza in A2: vi siete sentiti in questi giorni?

"Con Ale abbiamo una bellissima amicizia, ma anche grande rispetto. Ci piace parlare di pallacanestro, anche stuzzicarci, ma sappiamo entrambi quanta voglia di vincere abbiamo. Di certo, non sarà una vittoria o una sconfitta a cambiare il nostro rapporto".

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