Benvenuti: "Cento, per me è un nuovo inizio"

Serie A2: il lungo livornese l’anno scorso giocò sette gare prima di infortunarsi. "Tanti volti nuovi, dovremo fare subito gruppo"

di Redazione Sport
29 luglio 2024
Serie A2: il lungo livornese l’anno scorso giocò sette gare prima di infortunarsi. "Tanti volti nuovi, dovremo fare subito gruppo"

Serie A2: il lungo livornese l’anno scorso giocò sette gare prima di infortunarsi. "Tanti volti nuovi, dovremo fare subito gruppo"

Si potrebbe definire a tutti gli effetti un nuovo acquisto Lorenzo Benvenuti (nella foto), deciso a voltare pagina e a vivere a tutto tondo il mondo Benedetto dopo le sole 7 partite disputate nella stagione scorsa, a causa della rottura del crociato a inizio novembre. Giusto qualche apparizione e poi la botta, tremenda, per lui e per la società, la stessa che una volta terminata la fase salvezza gli ha proposto un prolungamento di contratto (fino al 2026) che il lungo toscano ha accolto con entusiasmo, pronto a riscattare un’annata certamente sfortunata.

Benvenuti, si è preso un po’ di vacanza dopo l’anno tribolato che ha vissuto?

"Non conosco nemmeno quella parola (ride, ndr) … giusto qualche weekend nella mia Livorno, poi sotto col lavoro. Dopo una stagione così, ho una voglia matta di tornare in campo, anche perché non ho mai sperato come quest’estate di cominciare presto la preparazione".

Si può dire quindi che il recupero post-infortunio è stato completato.

"Confermo. Già quattro settimane dopo l’operazione avevo ripreso a correre, poi chiaramente c’era da riattivare tutta la muscolatura tramite il lavoro in palestra, e così ho fatto. Nei mesi successivi sono tornato ad allenarmi sul campo e fino al termine del campionato ho svolto sempre sedute differenziate. Non ho mai smesso di allenarmi, per cui sono abile e arruolabile".

E sarà come un nuovo inizio per lei?

"Sì, è come se tornassi per una seconda volta qui, ma con ancora più voglia e motivazioni, anche perché Cento l’ho vissuta più da cittadino che da giocatore".

Nonostante ciò, la società le è venuta incontro.

"Sono grato alla Benedetto e al coach, che mi hanno voluto e mi hanno messo al centro del progetto, ma io non ho mai pensato di andarmene".

Ha citato Di Paolantonio: lo conosceva già prima del suo arrivo?

"L’ho sempre affrontato da avversario, ma come ho detto ho già avuto il piacere di sentirlo e di conoscerlo meglio. L’impressione che mi ha fatto è ottima, ma tutti quanti, tra conoscenti ed ex compagni di squadra, me ne hanno parlato benissimo".

Un giudizio sulla nuova Benedetto.

"Mancano ancora gli americani, ma chi è arrivato saprà fare bene, la base è buona. Carlos, io e Nobile, saremo i più esperti e cercheremo subito di fare squadra, anche perché i nuovi innesti saranno otto e trovare alchimia quanto prima è una una delle priorità. Credo che per tutti i nuovi, essendo ragazzi giovani, questa tappa rappresenti un’occasione importante, considerato il loro passato recente e il campionato che gli aspetta da ottobre a maggio. Sono arrivati a Cento carichi a molla e questo sono sicuro che farà la differenza. La stagione che vivremo sarà la copertina migliore per mostrare le proprie qualità".

Un’A2 tra le più belle di sempre, ma anche tra le più difficili.

"Vogliamo mantenere la categoria, è il nostro unico obbiettivo, poi se ci saranno margini per fare meglio ci penseremo".

Si aspettava qualche addio in meno a fine stagione?

"Ho sperato fino all’ultimo che Mussini potesse restare, dispiace sia andato via, ma comprendo la sua scelta".

Giovanni Poggi

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