Berdini, il figlio d’arte gioca senza paura: "A Cento per dimostrare quello che valgo"
Basket A2, il regista marchigiano è una delle scommesse della nuova Sella: "So che il mio è un ruolo delicato, i veterani mi aiuteranno"

Basket A2, il regista marchigiano è una delle scommesse della nuova Sella: "So che il mio è un ruolo delicato, i veterani mi aiuteranno"
Definirlo già così, a bocce ferme, la grande scommessa della stagione della Sella Cento, per il ruolo che ricoprirà e per la giovane età, potrebbe caricarlo di eccessive pressioni, ma è indubbio che sulle spalle di Nicola Berdini poggino molte speranze e che ci siano molte aspettative in casa biancorossa. Il play marchigiano arriva da Cantù, dopo una finale promozione persa con la maglia di una big del basket italiano, dove aveva un ruolo importante, ma pur sempre da comprimario. A Cento sarà uno degli attori principali, il play titolare. Proprio come suo padre Paolo, regista di Montecatini, Montegranaro e Forlì su tutte, una ventina di anni fa, e giocatore di talento di quel periodo. "Ho scelto Cento per queste ragioni – spiega Nicola –, giocare con responsabilità ed avere il ruolo di regista titolare. E poi per la storia della Benedetto XIV e per l’ottima impressione che ho subito avuto di coach e società. A Cantù si giocava per vincere il campionato, il livello era altissimo, ma la chiamata della Sella ora arriva nel momento più importante della mia carriera, in cui devo dimostrarmi all’altezza delle responsabilità che avrò".
Regista titolare, con esterni esperti come Henderson e Delfino ad esempio. Una motivazione in più?
"Un aiuto e una fortuna, perchè stare al fianco di giocatori di questo calibro mi darà una mano, ne sono certo. Ho ancora vent’anni e tanto da imparare".
E’ una Sella con due blocchi ben delineati: veterani come Delfino, Benvenuti, Nobile e i due americani, e poi un gruppo più giovane, in cui si va dal 2005 Tanfoglio al 2001 Alessandrini...
"Proprio così, ed è una cosa che mi piace molto di questo roster.
Negli ultimi anni mi ero abituato ad essere sempre il più piccolo del gruppo, mentre qui non sarà così e c’è una componente giovane che ha voglia di lavorare assieme ai più esperti".
Da quest’anno ci saranno anche i play in, per le ultime posizioni della griglia playoff. Meglio puntare solo ad evitare i playout salvezza, o guardate anche più in alto?
"Sarebbe bellissimo lottare per i play in e ci proveremo, ma sappiamo che non sarà facile e che mai come quest’anno il livello della serie A2 si è alzato. Ci saranno almeno 8-10 formazioni da piani alti e le restanti da medio bassa classifica, che cercheranno di non soffrire fino alla fine, come noi".
Chi vede in lizza per il vertice?
"Secondo me Cantù è la più completa, con un alto tasso di talento. Poi Pesaro, Udine, non sottovaluto Rimini, ma ce ne sono davvero tante di primissima fascia".
Mauro Paterlini
Continua a leggere tutte le notizie di sport su