Big match, un palco per i tre tenori. Forlì punta su Allen, Johnson e Cinciarini

Contro Udine hanno segnato 61 punti, il 70% del totale: con Fortitudo e Verona erano mancati, devono ripetersi domenica a Trieste

di SIMONE CASADEI
23 novembre 2023

Big match, un palco per i tre tenori. Forlì punta su Allen, Johnson e Cinciarini

L’affermazione della Pallacanestro 2.015 su Udine, domenica scorsa, è stata davvero di capitale importanza. Naturalmente per una questione di ‘cruda’ classifica, poiché i biancorossi restano ora in scia alla capolista Fortitudo e hanno evitato di essere risucchiati dalle big alle loro spalle. Cementando così, momentaneamente, la seconda piazza. I due punti conquistati, poi, svolgono un ruolo cruciale per la ‘testa’ dell’Unieuro, in quanto a consapevolezza nei propri mezzi e autostima dopo alcune uscite non brillantissime.

Forlì, insomma, l’ha spuntata in uno scontro diretto d’alta quota. Ciò che non era successo nelle scorse settimane contro Fortitudo Bologna e Verona, dinanzi alle quali Forlì aveva pagato pegno. In attesa della sfida in arrivo contro Trieste, dunque, si tratta del primo successo a tinte biancorosse in un big match di regular season.

La differenza principale, rispetto ai due precedenti inciampi, risiede innanzitutto nell’energia e nell’intensità con cui Forlì ha dato battaglia. Certo, fino al quarto periodo inoltrato gli avversari hanno sempre tenuto la testa avanti nel punteggio, gestendo l’inerzia dell’incontro. Ma l’Unieuro non ha mai dato l’impressione di essere al tappeto e, anzi, nel terzo periodo, toccato il massimo svantaggio sul -11, si è destata improvvisamente. Al PalaDozza e al PalaAgsm avvenne l’esatto contrario, con Flats Service e Tezenis a calare il mortifero e decisivo break proprio al rientro dalla pausa lunga.

I numeri dei tre incroci ad alta quota lo confermano: l’attacco forlivese, pur con 5’ in più di overtime, contro i friulani ha fatto la differenza con 87 punti segnati, al contrario dell’uscita in casa della Effe (63 punti realizzati). A Verona furono 82, ma molto meglio la difesa (il dato dei 40’ è 96 contro 76). L’aspetto più curioso è che Forlì mantiene sempre le stesse identiche percentuali dal campo: gli uomini di Martino hanno tirato col 50% da 2 punti in tutte tre le partite, mentre dall’arco col 28% contro Udine e Verona e col 27% contro Bologna. Voci statistiche in fotocopia, al pari della lotta sotto le plance, con il computo dei rimbalzi puntualmente appannaggio dei biancorossi.

Insomma, l’energia e la continuità nell’arco dei 40’ sono la chiave di volta del tutto. Il contributo dei singoli, logicamente, viene da sé a cascata. Perché, in attesa che anche Valentini ritrovi la giusta costanza, i tre uomini più pericolosi dell’Unieuro non avevano ancora vissuto una giornata ‘corale’ come quella di domenica scorsa, quando Kadeem Allen, Xavier Johnson e Daniele Cinciarini hanno realizzato 61 punti in tre. Pari addirittura al 70% dei punti segnati dall’intera squadra. A Bologna, ad esempio, Allen e Cinciarini (24 punti in due) non ebbero modo di incidere, mentre Johnson (15) si eclissò ben presto. A Verona, invece, Cinciarini (5) fu impalpabile, così come Johnson (12) si palesò soltanto nell’ultima frazione a gara chiusa.

La Pallacanestro 2.015, dunque, si gode la vittoria sui bianconeri friulani. Nella speranza si tratti di un buon viatico per il prosieguo della stagione e per il futuro prossimo. Il calendario riserva infatti ai biancorossi una serie di ulteriori scontri diretti nelle prossime due settimane di campionato. Domenica, come detto, c’è Trieste, quindi, domenica 10 dicembre, in via Punta di Ferro sbarcherà la Fortitudo. Ulteriori banchi di prova utili a tastare la consistenza di Forlì.

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