Boselli aveva 61 anni. Addio a Willy, l’incontrastato re di ’Happy Hand’

Per tutti era Willy. Per gli amici più stretti era diventato Willy the King e, per rendergli omaggio, era stata...

di Redazione Sport
27 maggio 2025
Lo sport del basket

Lo sport del basket

Per tutti era Willy. Per gli amici più stretti era diventato Willy the King e, per rendergli omaggio, era stata organizzata la rassegna inclusiva Happy Hand. Willy, per l’anagrafe, era solo William Boselli, 61 anni. Per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di parlargli, invece, Willy era un gigante. Uno straordinario gigante di umanità, voglia di vivere e superare le avversità.

Già, perché la storia di Willy, tifosissimo Fortitudo – e amico di tutti – parte nei primi anni Ottanta. Willy deve operarsi per un angioma. Un intervento sulla carta semplice, Willy diventa tetraplegico. Si muove in carrozzina, Willy, ma non molla. La parola e l’umorismo non gli mancano. Così come il sorriso, mai amaro, sempre convinto. Willy scrive un libro e va nelle scuole a fare lezioni. I ragazzi, di solito poco attenti, restano affascinati da quel concentrato di fiducia e voglia di vivere. Con Albertazzi, Pellacani, Pilutti e Lorenzo Sani inventa Happy Hand, la rassegna dello sport inclusivo che abbatte le barriere. Willy è in carrozzina, ma resta il leader. Willy non può muovere le mani, ma con l’occhio e la tecnologia lavora al computer. Willy che dà la forza a tutti. Poi, ieri, la notizia peggiore. Stava male, Willy. Non ce l’ha fatta. Ciao amico.

a. gal.

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