Burgio quarant’anni sotto canestro: "Alla Tarros con grande entusiasmo"
La lunga esperienza in campo femminile fino a raggiungere la serie A1. "Il Palasprint è una ’bomboniera’"

Quasi 40 anni dedicati al basket nostrano. E tutti trascorsi nell’universo femminile della palla a spicchi. Adesso, dopo un lungo ‘corteggiamento’ ha deciso di portare esperienza e competenza anche in quello maschile. Massimo Burgio, ex Commissario Capo del Corpo di Polizia Municipale, ora in quiescenza, oltre che Responsabile del nucleo di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica, ha infatti accettato le lusinghe dello Spezia Basket Tarros.
Un lungo corteggiamento?
"Diciamo che l’amico Danilo Caluri era qualche anno che mi aveva proposto di entrare a far parte della sua famiglia sportiva. Glielo avevo promesso ed ora iniziamo questa nuova avventura insieme a lui, a Maurizio e a tutti i loro collaboratori".
Una passione quella di Burgio per il basket nata quasi per caso a metà degli anni ’80 quando cedette all’amico Pierluigi Ferrando di diventare dirigente al Crdd, e cresciuta in maniera esponenziale anche per seguire la figlia Francesca che muoveva i primi passi nel minibasket. Poi?
"Poi è iniziata la grande avventura a Marola, con la presidentessa Rita Chelli Pinza e coach Piero Martini. C’era già un’ottima base a Marola e poi sempre con ragazze spezzine riuscimmo a fare quello che nessuno poteva immaginare: scalare le gerarchie del basket femminile per approdare ai campionati nazionali: A2, A2 Eccellenza e poi, anche con l’ingresso di GianMarco Pagani, raggiungere l’A1. In squadra lo zoccolo duro del Marola a cui si aggiunsero Roberta Natucci e Cristiana Pagani. Provammo a giocarci il titolo nazionale, andandoci vicino un paio di volte, col PalaSprint esaurito, le sfide indimenticabili contro Como, Schio, Priolo, Taranto. L’arrivo di Penny Taylor, Machanguana, Andrade, Begona Garcia, Bolton, tanto per citare le prime che mi vengono in mente, per non dimenticare le Coppe Europee e le oltre 2000 persone al PalaMariotti. Tempi difficilmente ripetibili".
Sempre in veste di...?
"Dirigente Responsabile con delega di firma in Federazione e Direttore Sportivo".
Ed ora alla Tarros?
"Rivesto il ruolo di Dirigente responsabile con delega ai rapporti con le società del territorio e con le istituzioni"
Ci racconta un po’ l’impatto con quella che è comunque una nuova realtà per lei.
"Dire ottimo è quasi banale – spiega Burgio – ho trovato un’unità d’intenti sia sotto l’aspetto societario che di squadra non indifferente. La Tarros la definirei una bella ‘bomboniera’, proprio come il PalaSprint. Entro ovviamente in punta di piedi cercando di ascoltare. Caluri? Ho una grandissima stima, nonostante sia " aggiunge ridendo "di una pignoleria positiva e costruttiva impressionante" Buon lavoro Burgio.
Gianni Salis
Continua a leggere tutte le notizie di sport su


