Cantù-Forlì, che intrecci: Harper e non solo. L’Unieuro può decidere il destino di Brienza
Brianzoli reduci da tre ko, a -4 dalla vetta, col coach a rischio esonero e il rebus McGee. Tanto da aver cercato Demonte

Demonte Harper in azione nella partita d’andata (foto Salieri)
La Pallacanestro 2.015 si appresta a sostenere domani il primo dei due big match consecutivi che il calendario le mette di fronte. In attesa di Udine domenica 9 febbraio, tra poche ore i biancorossi saranno di scena al PalaFitLine di Desio per incrociare i guantoni con Cantù. Una vera e propria corazzata per la categoria, costruita con la dichiarata intenzione di fare ritorno in massima serie. All’andata i brianzoli inflissero una bruciante punizione agli uomini di Antimo Martino. Rimontando nell’ultimo quarto grazie alle triple di Basile, Baldi Rossi e Moraschini. Oggi, però, Forlì si trova di fronte un’avversaria totalmente differente.
Innanzitutto per il momento che l’Acqua San Bernardo sta attraversando. Due mesi e mezzo fa, seppur ancora alla ricerca della miglior quadra, era reduce da uno squillante +29 rifilato alla Fortitudo Bologna. In questo mese di gennaio, invece, Cantù è reduce da ben tre passi falsi di fila. Ultimo dei quali arrivato mercoledì proprio per mano della Effe, che ha ‘vendicato’ la sonora sconfitta dell’andata rifilando a sua volta un netto 74-57 agli storici avversari nell’infrasettimanale di mercoledì. Un filotto negativo che ha ha portato la squadra al terzo posto della classifica, in coabitazione con Cividale e a -4 dalla coppia di testa formata da Rimini e Udine.
Una situazione complessa che ha inevitabilmente finito per mettere coach Nicola Brienza sotto i riflettori. Stando alle indiscrezioni, la posizione del tecnico, tornato ‘a casa’ in estate dopo cinque anni fra Trento e Pistoia, era fortemente in bilico già in seguito al ko di una settimana fa contro l’Urania Milano. Figurarsi dopo il successivo tracollo del PalaDozza di Bologna. Con ogni probabilità, il ritmo serrato della settimana di campionato ha fatto scendere a più miti consigli il club biancoblù. Ma è facile pensare che Brienza si giochi la panchina proprio domani contro l’Unieuro. Una sconfitta potrebbe costargli davvero carissimo.
Anche perché Cantù, giunta al quarto anno di ‘calvario’ in A2, continua a non lasciare nulla di intentato. Compiendo sforzi importanti tanto in sede di costruzione del roster quanto a ritocchi vari utili a sistemare imperfezioni e mancanze. Oggi il roster di Cantù conta infatti ben dodici elementi ‘seniores’ a disposizione dello staff tecnico. Seppur già attrezzata a sufficienza sin dall’estate, nel corso delle ultime settimane sono stati inseriti niente di meno che il forte classe 2003 Leonardo Okeke (inattivo dopo alcune vicissitudini in maglia Varese) e il veterano pivot Dustin Hogue. Mossa, quest’ultima, resasi possibile in seguito al cambio di ‘status’ di Grant Basile, diventato a stagione in corso a tutti gli effetti di passaporto italiano in seguito alle partite disputate con la maglia della Nazionale azzurra nell’ultima finestra Fiba.
Non ancora sazia dell’overbooking (Burns e Possamai sono oggi fuori dalle rotazioni), Cantù starebbe poi cercando un ulteriore straniero da inserire nel reparto esterni. Un profilo da alternare con un Tyrus McGee in precarie condizioni fisiche. È tornato in campo a Bologna (cinque falli in 9’) dopo un mese di stop e dopo aver già saltato più di un mese di campionato tra ottobre e novembre. Non a caso, i brianzoli nelle ultime settimane hanno corteggiato proprio Demonte Harper, avvicinandosi fortemente al giocatore con un prestito fino al termine della stagione. Domani, però, Harper potrebbe ancora scendere sul parquet vestendo la canotta biancorossa per provare a superare la sua possibile futura squadra.
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