Cento sprofonda a meno 20 e si sveglia tardi. A Cremona gara sempre all’inseguimento
Serie A2: la formazione di Bechi guida sempre il match, e quando pensava di averlo chiuso per poco la Sella non la riapre. Ma non basta

Prestazione incolore in attacco per il play centese Berdini
juvi cremona
88
sella cento
79
FERRARONI JUVI : Zampogna 8, Bertetti 16, Frigerio ne, Polanco 7, La Torre, Barbante 17, Caporaso ne, Tortù 9, Massone 8, Morgillo 8, Giombini 2, Almeida 13. All. Bechi.
SELLA CENTO: Devoe 12, Tanfoglio, Alessandrini 4, Berdini, Delfino 18, Moretti ne, Graziani 3, Davis 17, Benvenuti 17, Nobile 8. All. Di Paolantonio.
Arbitri: Radaelli, Giunta e Coraggio.
Note: parziali 26-16; 46-32; 68-50.
Ventidue palle perse, un approccio più che rivedibile in uno scontro diretto salvezza e la sconfitta è presto fatta. Fa un grosso passo indietro Cento in quel di Cremona, che batte la Benedetto 88-79 al PalaRadi, allunga a +4 in classifica e ribalta la differenza canestri dell’andata con i biancorossi. Lombardi in zona salvezza diretta, quella che con queste prestazioni, la Sella, rischia di vedere sempre più lontana, dopo essere sprofondata come mercoledì scorso con Rieti attorno alle venti lunghezze di svantaggio già a metà partita (55-34 al 24’) e svegliandosi troppo tardi, ricucendo fino al -6 a 4’dalla sirena e illudendosi di centrare la maxi-rimonta, che anche ieri non è terminata secondo i piani.
Equilibrio fino al 4-4, con Benvenuti sugli scudi (8 segnati nei primi 10’), poi le distanze cominciano a dilatarsi, con Polanco prima e Bertetti poi (12-6). Sussulto centese con Delfino e Graziani, poi, altra spallata dei padroni di casa, questa ancor più dolorosa, con Almeida e Barbante a fiondare in sequenza per il 26-16 della prima sirena. Distacco immacolato per metà quarto, prima di un’altra fiammata della Juvi, questa volta griffata dal duo Massone-Tortù, che allungano nei pressi dell’intervallo: 46-32 al 20’ e Cento "già" con 12 palloni gettati al vento. Al rientro, è ancora peggio. Cremona continua a martellare la retina e si porta sul +21, la Sella in parte risorge grazie alle giocate di Devoe, ma poco prima del gong anche Zampogna ci prende gusto dall’arco (68-50 al 30’). Sembra l’inizio della fine, invece la Benedetto reagisce e d’orgoglio comincia a riavvicinarsi. Nobile e Davis ricuciono fino al -10 (73-63), Delfino segue a ruota piazzando la bomba del -6 (75-69 al 37’). I biancorossi hanno un paio di possibilità per rientrare definitivamente, ma le percentuali non sorridono, e allora Barbante la chiude, dall’arco, virtualmente (80-71 al 39’). Poi sono i liberi di Bertetti a mettere i sigilli definitivi. Per Di Paolantonio e i suoi è di nuovo tempo di resettare e prepararsi in vista del match contro Cantù, in crisi nera e assetata di punti.
Giovanni Poggi
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