Crisi alla Virtus Imola: Discrepanze finanziarie e dimissioni del presidente Fiumi
La Virtus Imola affronta tensioni interne e problemi di bilancio dopo le dimissioni del presidente Fiumi.

Gabriele Torreggiani e Davide Fiumi spettatori al PalaRuggi (Isolapress)
A ogni azione corrisponde una reazione, un effetto domino dove c’è da aspettare la mossa successiva per poter andare avanti. Una decina di giorni fa il presidente Davide Fiumi ha diffuso un comunicato dove raccontava i motivi del suo addio, solo due giorni fa è stata la volta dei soci Stefano Loreti e Renzo Balbo che hanno risposto con un’altra missiva in cui non sono mancate le sottolineature, e fra queste la più importante è sicuramente questa.
"I soci Stefano Loreti e Renzo Balbo prendono atto dell’improvvisa ed inaspettata decisione del socio di maggioranza dottor Davide Fiumi di recedere unilateralmente dalla società… ".
Il metodo di comunicazione adottato dai dirigenti gialloneri è abbastanza inusuale, in una società che va alla velocità della luce con smartphone e whatsapp si è deciso di parlare con note inviate a stampa e tifosi. Cosa sta realmente accadendo all’interno della Virtus?
Da come si è sviluppata la vicenda nelle ultime settimane tutto fa pensare che all’interno del club potesse esserci qualche frizione.
L’appuntamento dal notaio di giovedì 15 maggio si sta avvicinando, prima di arrivarci i fratelli Fiumi da una parte, Balbo e Loreti dall’altra, dovranno incontrarsi mettendo tutte le intenzioni e soprattutto le carte sul tavolo.
Nella nota ricevuta giovedì è da cerchietto rosso questo passaggio: "Da una prima analisi sulla situazione economico-finanziaria sull’anno in corso, emergerebbe un’importante discrepanza in negativo tra entrate e uscite, tale da rendere indispensabile il reperimento di nuove risorse per concludere la stagione in corso".
Questo è un passaggio fondamentale, la Virtus prima di concentrarsi sul futuro dovrà chiudere in pari il bilancio dell’ultima annata.
Un passaggio obbligato per garantire al club giallonero un futuro, un conto è avere una società con un bilancio in pari. Un altro avere i conti con un rosso e un imprecisato passivo, questo aspetto non giova a eventuali imprenditori che volessero prendere le redini del club.
I Fiumi da una parte e gli altri soci dall’altra, dovranno vedersi, parlarsi e chiudere il bilancio. Solo successivamente si potrà pensare a quel futuro su cui attualmente ci sono troppe nubi, per capire da dove ripartirà la Virtus Imola, che ha chiuso da poco la stagione nella serie B nazionale.
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