Davide Fiumi lascia la Virtus: cede le quote a Loreti e Balbo
Il presidente Davide Fiumi annuncia l'addio alla Virtus, cedendo le sue quote a Stefano Loreti e Renzo Balbo.

Gabriele Torreggiani con il presidente Davide Fiumi al PalaRuggi (Isolapress)
Ieri il presidente giallonero Davide Fiumi ha scritto il suo ultimo capitolo con una lettera. La notizia era ormai nell’aria ed è stata ufficializzata con una lettera scritta ai tifosi. Questi alcuni passaggi.
"Carissimi tifosi e carissime tifose dell’Armata Giallonera, scrivo queste righe con un’emozione difficile da raccontare. Come ho già comunicato ai soci, anticipo a voi, prima che ai media, che il prossimo 15 maggio concluderò il mio percorso, cedendo gratuitamente le mie quote societarie all’attuale amministratore, Stefano Loreti e a Renzo Balbo. Un percorso iniziato due anni fa, spinto dall’amore per la mia città, per il basket e per i nostri colori, che in ogni partita risvegliano un orgoglio profondo. Come tutti sapete, sono arrivato alla Virtus in quanto la difficile situazione della società, che si trascinava da anni, si era complicata. La squadra era appena stata promossa in B, ma i numeri confermavano problemi gestionali e amministrativi. In quel momento scelsi di non girarmi dall’altra parte. Scelsi in intervenire con le mie competenze, il mio tempo, la mia passione. E sì, anche con un impegno economico personale importante, perché credevo, e credo ancora, che la Virtus sia una vera eccellenza della nostra città, è una delle società di pallacanestro più antiche d’Italia, e merita di continuare a essere un faro per il movimento sportivo imolese".
Ci sono passaggi intensi che fanno trasparire l’amore per il club di cui Fiumi è tifoso con il fratello Alessandro anch’egli fra i soci.
"In questi due anni abbiamo raggiunto risultati che sembravano impossibili: abbiamo visto il nostro settore giovanile confermarsi come linfa vitale della Virtus. Abbiamo realizzato un sogno: una squadra femminile senior competitiva. Si poteva fare meglio? Certamente si può e si deve sempre ambire al meglio. Ora la Virtus potrà ambire a nuovi traguardi, con l’auspicio di un maggiore sostegno anche da parte delle realtà economiche più importanti della città le quali, ad oggi, non hanno ritenuto di partecipare a questa grande storia imolese. Per mantenere alto il nome di Imola nel basket servono comunità, imprese e istituzioni che credano e investano concretamente in questo grande progetto sportivo e sociale".
E infine: "Ho dato il massimo per la società e ne sono fiero. Ma in questo momento la crescente complessità dei mercati richiede da parte mia un impegno ancora maggiore in Neupharma, e per tale motivo sento di non poter più garantire alla Virtus tutta l’energia che merita per raggiungere nuovi e sfidanti traguardi".
Poi ringraziamenti a tutti i membri del club e ai collaboratori, e chiaramente ai tifosi.
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