Dawson, Perkovic o altro Usa?. Forlì, mese decisivo per scegliere

L’ala israeliana è out da inizio ottobre e continua a non allenarsi: solo terapie. Controlli la prossima settimana

di STEFANO BENZONI
29 novembre 2024
Dawson, Perkovic o altro Usa?. Forlì, mese decisivo per scegliere

L’ala israeliana è out da inizio ottobre e continua a non allenarsi: solo terapie. Controlli la prossima settimana

Le prossime cinque settimane, vale a dire da domenica 1° dicembre a domenica 5 gennaio – ultimo turno del girone d’andata – saranno decisive per il futuro dell’Unieuro. Anche a livello di classifica, certo, ma soprattutto per capire come strutturare definitivamente la squadra fino al termine del campionato facendo rientrare Shawn Dawson o continuando a puntare su Toni Perkovic o magari ingaggiare un altro americano.

Partiamo dai punti fermi: Dawson non scende in campo da 2 mesi (2 ottobre, in casa contro Cento) e non si allena in modo agonistico con la squadra praticamente da quei giorni. La prossima settimana effettuerà un controllo medico che dovrà fare chiarezza sulle sue condizioni fisiche. Altra certezza: Perkovic, che finora ha disputato cinque incontri con 13.8 punti di media in 24’ tirando con il 44% da due, con il 38% da tre e con l’80% ai liberi, vestirà la maglia biancorossa almeno fino alla prima partita casalinga del 2025, vale a dire fino all’incontro di domenica 5 gennaio contro Rieti. Il giorno dopo, lunedì 6, Forlì avrà la facoltà di uscire dall’accordo con il giocatore croato. In caso contrario, resterà a libro paga forlivese fino al 30 giugno come da accordi iniziali. Insomma, uno dei due (o una terza opzione...) dovrà presentarsi martedì 7 gennaio alla ripresa degli allenamenti in vista del girone di ritorno. Chi?

In ottica Dawson diventa molto significativo, per non dire fondamentale, il riscontro medico della prossima settimana sull’edema osseo al ginocchio. Se le cose andranno bene e la guarigione dell’americano con passaporto israeliano sembrerà vicina, allora la società di viale Corridoni potrebbe ragionare nell’ottica di reintegrare un giocatore che finora ha giocato solo due partite (a Cividale e in casa contro Cento). In queste settimane Dawson ha continuato a sottoporsi quotidianamente a sedute di fisioterapia, idroterapia (lavoro in acqua) e potenziamento fisico. Ma in caso di riscontri positivi dai medici, potrebbe cambiare la sua routine e tornare ad ‘assaggiare’ il pallone prima di riunirsi ai compagni. D’altronde, se si decidesse di puntare nuovamente su di lui, per farlo tornare a un’accettabile condizione fisica e di integrazione con la squadra, l’ala dovrebbe allenarsi almeno due settimane se non tre con i suoi compagni di squadra.

Se viceversa gli accertamenti dei prossimi giorni dovessero dare esiti negativi, o comunque non rassicuranti, beh allora la permanenza di Perkovic in maglia Unieuro fino al termine della stagione potrebbe diventare realtà. Questo al netto di altre decisioni: tecniche, tattiche ma ovviamente anche economiche.

Una terza ipotesi potrebbe essere quella di tagliare Dawson (dopo una transazione economica, il cui importo non è al momento quantificabile), uscire dal contratto con Perkovic e giocarsi il terzo visto per acquistare un nuovo giocatore americano per gli ultimi 6 mesi della stagione, anche se questo significherebbe un ulteriore esborso economico, benché solo per sei mesi.

In questo ginepraio ci sarebbe poi anche una quarta possibilità. Cioè che, sia che venga reintegrato Dawson, sia che arrivi un altro giocatore, Perkovic possa restare ad allenarsi con Forlì fino a giugno e diventare quello che viene definito un ‘insurance player’, vale a dire un giocatore-assicurazione che possa tornare utile nel caso di un infortunio di uno dei due stranieri, tenendo nel frattempo alta anche la qualità degli allenamenti. Ma in questo caso i costi lieviterebbero con la società che avrebbe comunque a libro paga almeno tre giocatori stranieri, se non quattro. Comprensibilmente difficile.

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