"Dovevamo restare in partita più a lungo"
Mecacci: "Perdere ci sta, ma bisogna fare di più per restare attaccati".

"Dovevamo restare in partita più a lungo"
Un altro black-out, nel terzo quarto, e il derby è già finito. La Sella crolla a Bologna, contro una Fortitudo sempre più prima ed imbattuta, ma nella gara del PalaDozza si poteva e si sarebbe dovuto giocare una partita diversa, con più voglia e intensità, mancate totalmente per lunghi tratti del match, ad agevolare il lavoro di Caja e i suoi, pur senza il punto di riferimento Aradori. La Cento versione Piazza Azzarita è stata lontana parente di quella vista a Rimini, ma anche quella della versione proposta la settimana scorsa con Nardò, nonostante la sconfitta. "Non abbiamo fiducia nel restare attaccati con la testa alla partita quando le cose vanno male, che è stato anche il motivo del suicidio sportivo contro Nardò, una cosa che ci stiamo portando dietro da tempo – commenta Mecacci nel post-gara –. Potevamo e dovevamo fare di più, magari non arrivare a vincerla, ma cercare quantomeno di fare durare un po’ di più la partita". Troppi i 47 punti concessi a Bologna nei primi 20 minuti, sullo sfondo, a pesare in negativo sulla gara, anche la lotta persa a rimbalzo (37-26, di cui 8 nel pitturato biancorosso). "L’energia difensiva ha fatto la differenza, siamo stati troppo pigri su tante situazioni e collaborazioni, e per questo sono arrabbiato coi miei giocatori, anche se comunque è stata una non partita. Se volete, si possono salvare i primi due quarti, ma quando subisci quasi 50 punti in un tempo, diventa poi difficile vincere, nonostante qualche aggiustamento. Nel primo tempo siamo rimasti vicini nel punteggio, ma abbiamo concesso troppi punti. Complimenti comunque ai nostri avversari, che hanno giocato con grande energia, nonostante l’importante assenza di Aradori".
g.p.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su