Emanuele Di Paolantonio: la Benedetto guarda avanti dopo la salvezza in Serie A
La Benedetto celebra la salvezza in Serie A e pianifica il futuro con Di Paolantonio in panchina per la sesta stagione.

Emanuele Di Paolantonio col presidente Gianni Fava: la sua conferma è cosa fatta
Si gusta il capolavoro centese Emanuele Di Paolantonio, suo e dei suoi ragazzi, una salvezza sofferta e per alcuni tratti della stagione apparsa come irraggiungibile, prima dello strappo decisivo in inverno e della meritata passerella finale alla Baltur Arena. Ma a quasi un mese di distanza dal successo con Forlì che ha certificato la permanenza nella categoria, per la Benedetto è già tempo di guardare avanti e, senza assilli, di cominciare a gettare le basi per il campionato che verrà, ancora in Serie A, per la sesta stagione in fila.
Di Paolantonio, come procede il "decorso" post-salvezza? "Direi molto bene. Ci siamo goduti il momento e con calma abbiamo ripreso a lavorare, approfittando di questa pausa anche per girare i palazzetti e vedere un po’ di basket, tra playoff e playout".
Visti quelli tra Vigevano e Livorno, arrivate a giocarsi la "bella", meglio averli vissuti da esterni… "Esattamente, ma ce lo siamo meritati".
Sulla sua permanenza, invece, i tifosi di Cento possono stare tranquilli, giusto? "Al 99% sì, posso assicurarlo. Con la società siamo d’accordo su tutto e stiamo definendo gli ultimi dettagli, con me in panchina e Renato come gm. Restare era la mia priorità. Sul resto dello staff invece ancora ci stiamo lavorando, ma a breve andremo a definire anche quello".
Che annata è stata? "Complicatissima. Assieme a Vigevano e a Piacenza eravamo la squadra con meno budget della lega e poi, causa infortuni e assenze, siamo stati costretti a partire di rincorsa, e tutto ciò ha rallentato il nostro cammino, mettendoci in difficoltà. Ma grazie soprattutto alla fiducia che il club ha riposto in me, e agli sforzi che ha fatto sul mercato, siamo riusciti a tenere la barra dritta. L’arrivo di Graziani è stata la prima svolta, ha allungato le rotazioni e ci ha dato una grossa mano, da quel momento in poi ne abbiamo vinte 10 su 18".
Il momento più duro? "La sconfitta con Vigevano nella penultima d’andata: è stata una partita in cui non siamo riusciti mai metterci le mani".
E quello in cui ha pensato ’ce la possiamo fare’? "La vittoria di Livorno, arrivata su un campo caldissimo, facendo una partita di grande autorità e portandoci 2-0 negli scontri diretti".
Per l’anno prossimo? "Faremo il massimo per tenere gli americani e Benvenuti, anche se sarà dura: sarebbe bello riuscire a ripartire da loro. Abbiamo parlato anche con altri ragazzi, ma ancora non è stato deciso nulla".
Per gli slot americani: un 2 e un 4 come nell’ultima stagione? "Vedremo. Molto dipenderà dalle eventuali riconferme".
Giovanni Poggi
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