Estra, se ci sei batti un colpo. Contro Scafati è vietato sbagliare

Spareggio al PalaCarrara (20.30). Okorn: "È una partita che determina il cammino verso la salvezza"

di MAURIZIO INNOCENTI
8 febbraio 2025
Sulle spalle di Michael Forrest poggerà tanto dell’attacco dell’Estra (FotoCastellani)

Sulle spalle di Michael Forrest poggerà tanto dell’attacco dell’Estra (FotoCastellani)

La sfida di questa sera contro Scafati (PalaCarrara ore 20.30) rappresenta una sorta di ultima chiamata per Pistoia per provare a rimanere attaccata al treno salvezza. I biancorossi ci arrivano al termine di una settimana difficile trascorsa tra guai fisici che hanno impedito di lavorare regolarmente e le scorie della sconfitta contro Treviso che hanno lasciato il segno. "La partita contro Scafati non è la nostra ultima occasione perché mancano ancora diverse partite – dice Gasper Okorn – ma realisticamente è una gara che determina il cammino verso la salvezza. Una partita importante che abbiamo preparato come se fosse una finale ma l’aspetto fondamentale è cambiare la nostra mentalità. Da quando sono arrivato sto lavorando su questo aspetto, sul cercare di far tirare fuori il carattere soprattutto in casa e contro avversarie del nostro livello. Abbiamo lottato anche contro Treviso ma il problema è nella nostra testa, non siamo stati abbastanza gruppo. Questa sarà la chiave del match contro Scafati: stare uniti e lottare fino alla fine. La settimana non è stata facile, avevamo puntato tanto a vincere contro Treviso e la sconfitta è stata una botta dal punto di vista mentale dura da smaltire ed a questo ci vanno aggiunti vari problemi fisici che ci hanno costretto a dover fare la conta di chi era disponibile".

Ci sarà da capire se la squadra avrà la forza mentale per affrontare una sfida del genere. Fino ad ora questo gruppo non ha dimostrato di essere una vera squadra e nei giocatori non traspare quella rabbia che deve avere chi lotta per salvarsi. "Prima di ogni altro pensiero dobbiamo vincere contro Scafati – prosegue Okorn – dobbiamo concentrarci su questi 40 minuti e credere nella vittoria, questo è il mio unico piano. Ci sarà grande pressione su di noi ma nello sport è normale altrimenti è meglio dedicarsi ad altro. Dopo la partita contro Scafati, quando arriverà la sosta, dovremmo cercare di di fare qualcosa per sistemare la situazione. In che modo? Una domanda a cui è difficile rispondere molto dipenderà da cosa accadrà contro Scafati".

Una situazione che definire complicata è usare un eufemismo e che inevitabilmente porta a parlare della prestazione contro Treviso e soprattutto di quella di Maverick Rowan. "Non voglio che si pensi che ho subito pressioni per far giocare Rowan 37 minuti- afferma Okorn - perché è stata una mia decisione. Il mio è un discorso tecnico: fisicamente siamo più piccoli e in deficit di centimetri quindi contro Treviso ho dovuto scegliere la difesa in base alla stazza visto che con tre piccoli non siamo riusciti a reggere l’urto. Questo però non è il momento giusto per parlare di chi gioca 37 minuti o di altro, ma verrà il tempo per discuterne. Non voglio scappare da queste domande perché so che voi sapete le risposte. Ho letto cosa scrivete, sapete perfettamente qual è la situazione. Verrà un momento in cui ci metteremo a sedere con la società e parleremo faccia a faccia di tutte queste situazioni extra campo".

Maurizio Innocenti

Continua a leggere tutte le notizie di sport su