Finale promozione: Rimini e Cantù si sfidano per la gloria della Serie A

Rimini e Cantù si affrontano nella finale promozione per la Serie A, con talenti come Robinson e McGee in campo.

di LORIANO ZANNONI
7 giugno 2025
Lo sport del basket

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È scontro tra titani, in finale promozione. Rimini e Cantù arrivano al redde rationem dopo percorsi diversi e a volte accidentati, ma, in entrambi i casi, con le aspettative della vigilia dei playoff che sono state rispettate. Seconda e terza in regular season si affrontano per ritrovare la A e lo faranno mettendo in mostra tanto talento e due roster di assoluta qualità. E la promozione passerà tanto attraverso alcuni scontri diretti chiave che si riproporranno con il passare della serie di finale.

Il motore del gioco è acceso da Gerald Robinson e Tyrus McGee. Play al 100% il primo, spesso guardia il secondo. Di sicuro, al netto degli accoppiamenti, i due americani rappresentano la principale fonte di gioco di RivieraBanca e Acqua San Bernardo. Possibile che i due si fronteggino solo in momenti particolari e lascino il lavoro dei primi quarti agli specialisti delle altre squadre, con Valentini su Robinson e Anumba su McGee. In guardia per Rbr c’è Pierpaolo Marini, in difficoltà al tiro da tre in questi playoff (6/46, 13%) ma autore di una stagione da miglior giocatore biancorosso (14.8). Dall’altra parte coach Brienza sceglie ultimamente Valentini, ex Forlì, play di grande estro (7.3 punti) che potrebbe andare su Robinson e lasciare Marini alle cure di Piccoli.

Nello spot di numero 3 gli specialisti difensivi dei due quintetti, Simon Anumba e proprio Matteo Piccoli. Il primo è reduce da due serie playoff complicate, in cui non è riuscito a trovare il modo di stare in campo con la stessa produttività della regular season. Il problema non sono i punti (7 in 9 partite) ma la resa complessiva, che lo ha portato ad avere un minutaggio attorno ai 10’, anche a causa dell’arrivo di Conti. Anumba potrebbe incrociare Piccoli, ma è più probabile che all’inizio possa essere dirottato su McGee. Lo stesso Piccoli (4.4 punti), pur essendo il chiaro collante della squadra, sta incidendo in tante fasi del gioco e nelle ultime sei partite sta tirando col 40% da tre. In ala grande sportellate e scintille tra Justin Johnson e Grant Basile, col secondo che attualmente è parecchio appetito anche al piano superiore visto lo status di italiano dopo la presenza in nazionale lo scorso autunno. Un duello cruciale, decisivo per tutta la serie. Da verificare anche quanto le difese aiuteranno sugli uno contro uno dei due giocatori e come la palla uscirà dagli eventuali raddoppi in post basso.

In mezzo all’area, infine, sarà battaglia furente tra Gora Camara e Dustin Hogue, con Sandro Dell’Agnello che potrebbe comunque optare dall’inizio per Simioni e Brienza che ha anche la possibilità di schierare Okeke e Baldi Rossi. Il dominio dell’area sarà decisivo in questa serie. Le ultime due uscite di Camara (15 in entrambe le partite a Forlì) inducono all’ottimismo. E le panchine? Un vero e proprio tesoro. Per Rimini la nota produttività in attacco di Grande e Tomassini, la difesa di Conti e il tiro con leadership di capitan Masciadri, oltre a uno tra Simioni e Camara. Per Cantù un play di alta qualità come De Nicolao, due ex azzurri di altissimo livello come Moraschini e Baldi Rossi, un tassello fondamentale tra i lunghi come Okeke e infine Riismaa, che tra gli esterni va tenuto particolarmente d’occhio (17 in gara3 a Rieti). È una serie che promette spettacolo e, soprattutto, promette, a chi saprà mantenere il sangue freddo fino in fondo, la gloria della promozione e il ricordo della storia.

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