Forlì all’esame di coach Vertemati: "Occhio, sa tirare fuori il massimo"
Mauro Zambelli, vice a Rimini, ha lavorato 9 anni col tecnico della lanciatissima Udine, domani al Palafiera

Forlì all’esame di coach Vertemati: "Occhio, sa tirare fuori il massimo"
E’ stata forse proprio l’Unieuro Forlì, con le vittorie della scorsa stagione, a fare cambiare strada alla Apu Udine. Antimo Martino ha battuto idealmente Matteo Boniciolli (assente per Covid) lo scorso dicembre, poi per quattro volte il suo vice Carlo Finetti, nel frattempo diventato titolare. Per questo campionato, invece, i bianconeri hanno puntato su Adriano Vertemati, tornato in A2 dopo due esperienze da assistente al Bayern Monaco, in A1 con Varese e con la nazionale Under 20. Anche se per Forlì è la prima volta contro di lui, il coach ha allenato in questa categoria nella sua lunga esperienza con Treviglio, dal 2011 (appena 30enne) al 2020. Il big match di domani si preannuncia una partita a scacchi con Antimo Martino, nella sfida tra due esponenti di una generazione di allenatori che si sta affermando a discapito dei vecchi maestri. E in Romagna c’è qualcuno che può spiegare con chi dovranno fare i conti i biancorossi.
Mauro Zambelli, lei è viceallenatore di Rimini e ha collaborato a lungo con Vertemati sulla panchina di Treviglio. Che tipo di basket esprime?
"La pallacanestro di Vertemati è sempre stata in continua evoluzione durante i nove anni passati insieme a Treviglio. Questo processo è proseguito e si è arricchito grazie all’esperienza in Eurolega al Bayern Monaco, permettendo ad Adriano di disporre di un grande arsenale di soluzioni tra cui trovare quelle più adatte al roster di ogni singola stagione".
Come valuta Udine e Forlì?
"Sia Udine che Forlì sono sicuramente fra le squadre che possono ambire alla promozione. Entrambe coniugano talento offensivo con atletismo e organizzazione difensiva".
Domani che sfida sarà all’Unieuro Arena?
"Sarà una sfida molto avvincente. Udine ha mostrato di essere in ottima forma battendo la Fortitudo, Forlì non ha mai perso in casa. Malgrado le due squadre non disdegnino i ritmi alti e il tiro da 3 punti, potrebbe essere una partita a basso punteggio, grazie alla forza difensiva di entrambe. Ma ciò non toglierebbe nulla alla bellezza della gara".
Passando ad analizzare i singoli, lei ha allenato Lorenzo Caroti, ora a Udine.
"Caroti con noi a Treviglio spiccava per personalità e durezza fisica, qualità insolite per un ragazzo così giovane. Dopo aver vinto gli ultimi campionati con Verona e Cremona, Lorenzo ha ulteriormente migliorato le doti di playmaking e la consapevolezza nelle proprie capacità realizzative, mantenendo fede al suo grande potenziale".
Che pensa di coach Martino?
"I primi incroci da avversario con Martino risalgono alle finali nazionali Under 19 di tanti anni fa quando lui allenava Roma e io Bergamo. Per quanto la conoscenza non possa essere profonda, mi ha sempre dato l’impressione di essere sia un ottimo professionista che una persona corretta e affabile nel suo modo di porsi fuori dal campo".
Ora lei lavora con Sandro Dell’Agnello a Rimini. Paragoni con Vertemati?
"Conosco Dell’Agnello da pochi giorni, mentre con Vertemati ho lavorato per nove anni e ogni confronto sarebbe infondato. Da bergamasco li posso accomunare nel ricordo della splendida stagione 201819: con Adriano portammo Treviglio a raggiungere la semifinale playoff contro Treviso, mentre Sandro condusse Bergamo alla semifinale contro Capo d’Orlando. I due derby della regular season furono eventi irripetibili per la mia città".
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