Forlì, entra nel vivo la scelta degli Usa. La strategia: entrambi sul perimetro
Finora prezzi alti e giocatori non più giovanissimi: tra una settimana la società giocherà le sue carte. Più ‘coperti’ dopo il caso Allen

Forlì, entra nel vivo la scelta degli Usa. La strategia: entrambi sul perimetro
Dopo aver chiuso il parco dei giocatori italiani (a breve dovrebbero essere ufficializzate le conferme di Cinciarini e Pascolo), l’Unieuro sta dragando con attenzione il mercato dei giocatori americani da cui dovranno affiorare i due stranieri per la prossima stagione. Coach Antimo Martino ha in mente l’identikit: Forlì cerca una guardia che all’occorrenza possa giocare anche nel ruolo di playmaker, e un’ala piccola che però in caso di particolari esigenze possa occupare anche la posizione di guardia. Di conseguenza il quintetto base della prossima Unieuro dovrebbe essere così composto: Tavernelli play, Usa guardia, Usa ala piccola, Gaspardo nel ruolo di ala forte e Del Chiaro come centro.
L’esigenza di due stranieri con queste caratteristiche ha una duplice spiegazione. L’arrivo della guardia-play vuole salvaguardare il minutaggio sulle spalle di Tavernelli che – ipotizziamo – non supererà i 20-22’ a partita. Di conseguenza, accanto alla ‘combo’ Parravicini, Martino vorrà utilizzare lo straniero sia come play, sia come guardia per un assetto variabile ma ugualmente efficace, tanto in attacco, quanto in difesa. La scelta dell’ala piccola capace di giocare anche guardia, viene invece intesa con la possibilità di poterlo schierare anche accanto a Luca Pollone che nella prossima stagione dovrebbe partire dalla panchina. Di conseguenza all’ingresso dell’’agente segreto’ della difesa forlivese, il secondo straniero potrebbe occupare il ruolo di guardia equilibrando in questo modo il quintetto e dando intercambiabilità ai giocatori biancorossi e duttilità tecnico-tattica ai vari schieramenti. Un’ultima considerazione, che potrebbe aver inciso dopo il caso di Kadeem Allen: con due esterni americani, la pericolosità sul perimetro sarebbe in qualche modo garantita anche in caso di infortunio ai playoff.
Il team manager e scout Tobia Collina è stato alla Summer Lague di Salt Lake City e di Las Vegas per prendere contatti e visionare molti giocatori, anche se di livello, ambizioni e ingaggi molto alti. La coppia Martino-Pasquali sta dunque aspettando gli eventi di un mercato che in questo momento offre soprattutto giocatori in là con gli anni che hanno scelto di scendere di categoria ma mantenendo ingaggi onerosi. Si veda il caso di Adrian Banks, appena ingaggiato dalla Libertas Livorno: nome importante che ha vestito in A1 le maglie di Varese, Avellino, Brindisi, Fortitudo, Trieste e Treviso ma che il 9 febbraio 2025 compirà 39 anni. Più o meno stesso discorso per Tyrus McGee, 33 anni compiuti a marzo, già in Italia con Capo d’Orlando, Cremona, Venezia (dove vinse lo scudetto nel 2017), Pistoia e Sassari (dove conquistò la Fiba Cup), in trattative con Cantù.
Martino vuole giocatori che conoscano già il campionato, possibilmente non molto oltre i 30 anni. E quindi la strategia forlivese sarebbe quella di aspettare ancora qualche giorno, diciamo una settimana, per avere sempre una vasta e ottima scelta ma a prezzi più calmierati. Il mercato degli stranieri è molto vasto, i giocatori a disposizione sono tanti, di svariata qualità e di differenti costi: può sembrare che il lavoro diventi più agevole rispetto alla scelta degli italiani, invece è molto alto il rischio di sbagliare, o comunque di non azzeccare il giocatore giusto. Errore che l’Unieuro non può permettersi, a maggior ragione dopo aver costruito un roster italiano di eccellente livello.
Stefano Benzoni
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