Forlì in ascesa: Antimo Martino miglior allenatore di marzo, Perkovic brilla

Forlì si distingue con Martino miglior allenatore e Perkovic top player. La squadra punta ai playoff con Harper in crescita.

di Redazione Sport
5 aprile 2025
Forlì si distingue con Martino miglior allenatore e Perkovic top player. La squadra punta ai playoff con Harper in crescita.

Forlì si distingue con Martino miglior allenatore e Perkovic top player. La squadra punta ai playoff con Harper in crescita.

Se Forlì è la squadra che ha totalizzato più punti nelle ultime 11 partite (18), se Toni Perkovic è stato il miglior giocatore di A2 del mese (quasi 23 punti di media col 42% da tre) c’è un motivo. Lo ha ufficializzato ieri la Lega Nazionale Pallacanestro: Antimo Martino è stato il miglior allenatore di marzo.

Un anno fa si parlava tantissimo del coach: di questi tempi aveva appena vinto la Coppa Italia e si trattava il rinnovo; finora, in questa stagione, ha navigato lontanissimo dalle prime posizioni alle quali era stato abbonato per due anni consecutivi e il suo futuro – salvo sorprese – non è in discussione fino al 30 giugno 2026. Alla fine, la sua impronta – tecnica e caratteriale – è emersa. E i risultati stanno arrivando nonostante la società non si sia mossa per risolvere i problemi tecnici che erano ancora macroscopici nelle sconfitte di Livorno e contro Nardò: ha rimediato Martino, col lavoro in palestra.

Ieri si è chiuso il mercato. Nessuno ne parla perché è chiaro che Forlì proverà a inserirsi nei playoff tra le ‘grandi’ a fari spenti, dunque in un certo senso sta bene così. E soprattutto perché nelle ultime partite il duo Harper-Perkovic ha prodotto ottimi numeri e un vero impatto. In questo sta il merito di Martino coach del mese: sta recuperando Harper portandolo a prendersi più responsabilità offensive. I 15 punti segnati all’intervallo di domenica, in altri periodi sarebbero stati il bottino di tre partite intere. In trasferta era arrivato a una striscia di 16 tiri sbagliati consecutivi e soprattutto tre ‘primi tempi’ filati senza canestri dal campo.

Perkovic, dal canto suo, sta anche attaccando l’area, sfruttando soprattutto nei primi quarti i blocchi ‘a ricciolo’, evitando di inflazionare un tiro da tre (come nel 2/11 al PalaDozza) che viceversa può essere mortifero.

In sostanza: all’Unieuro mancava – e manca – un esterno americano che sia un chiaro riferimento offensivo, capace di arrivare al ferro in 1 vs 1 con continuità, di caricare le difese di falli, di creare spazi per i compagni. In questa lacuna ci sono responsabilità ed errori evidenti: andrà fatta una riflessione, a fine stagione, sul general manager Renato Pasquali, considerando che aveva scelto, poi confermato e rilanciato Shawn Dawson, ovvero il principale problema biancorosso e non certo la soluzione. Tanto che l’Unieuro è sbocciata proprio appena Dawson se n’è andato (1/4 nella parentesi del suo rientro; 9/11 dopo l’infortunio).

In questo quadro, senza rinforzi, coach Martino è riuscito a trarre dalle caratteristiche tecniche di Harper e Perkovic – pur sensibilmente diverse dall’identikit ideale – ciò che serviva per fare il salto di qualità. Fino a che punto, è ciò che si capirà.

Marco Bilancioni

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