Forlì in rimonta, prova a prendersi il 5° posto. In venti giorni dal rischio play-in al filotto

Dopo Livorno, era 11ª a -4 punti dalla 7ª: con 4 vittorie (senza più Dawson), ora è 6ª a -2 da Cividale, che ha una partita in più

di SIMONE CASADEI
18 febbraio 2025
Dopo Livorno, era 11ª a -4 punti dalla 7ª: con 4 vittorie (senza più Dawson), ora è 6ª a -2 da Cividale, che ha una partita in più

Dopo Livorno, era 11ª a -4 punti dalla 7ª: con 4 vittorie (senza più Dawson), ora è 6ª a -2 da Cividale, che ha una partita in più

Nell’ultimo mese di regular season la Pallacanestro 2.015 ha toccato due estremi opposti. Soltanto a metà del mese di gennaio, i biancorossi attraversavano il loro peggior momento stagionale, per prestazioni e risultati. Tre ko consecutivi (due dei quali tra le mura amiche dell’Unieuro Arena), quindi un ‘rimbalzo’ positivo nel derby contro Rimini prima di crollare nuovamente a Livorno. Quattro ko in cinque partite che portarono i biancorossi all’11° posto in classifica. A -4 dal 7° posto valido per l’accesso ai playoff.

Oggi la situazione si è ribaltata. Da quel momento (senza più Shawn Dawson), Forlì ha messo in atto una totale e repentina trasformazione che le ha consentito di riaffacciarsi sulle zone di alta classifica sulle ali di quattro successi di fila. In appena tre settimane, la squadra di Antimo Martino ha guadagnato ben cinque posizioni, portandosi oggi al sesto posto a -2 dal quinto di Cividale, che peraltro ha una partita in più, avendo già giocato (ko con Cantù) il prossimo turno. Scalare un’ulteriore posizione significherebbe poter contare addirittura sul fattore campo nel primo turno playoff. L’Unieuro ci proverà mercoledì 26 febbraio in casa contro Nardò, dopo la pausa per le Nazionali.

La striscia positiva, tuttora aperta, di quattro vittorie consecutive colloca l’Unieuro nel ristretto novero delle squadre più in forma della categoria. Meglio di lei stanno facendo le sole Rieti (filotto di sei vittorie) e Brindisi (cinque di fila), detto che anche Pesaro, reduce dalla vittoria al PalaDozza, è particolarmente in forma: tre successi consecutivi che diventano sette nelle ultime otto uscite. Proprio Rieti, non a caso, è l’unica avversaria sulla quale Forlì non è riuscita a recuperare terreno negli ultimi venti giorni. Però, grazie alla classifica avulsa che la vede prima nell’attuale maxi parità a quota 32 punti, ha riacciuffato o si è addirittura messa alle spalle ben cinque compagini che la precedevano dopo la debacle di Livorno: Pesaro, Fortitudo, Avellino, Milano e Verona. Davanti, i biancorossi hanno recuperato 4 punti su Cantù, Cividale e Rimini, due su Udine.

I biancorossi hanno costruito la rimonta ritrovando lo smalto dei giorni migliori. Una ‘quadratura’ di squadra che, fino a poche settimane fa, si era vista soltanto a sprazzi e, soprattutto, in maniera non così continua come invece avvenuto negli ultimi tempi. Ora Forlì è concreta e costante. In grado di affrontare a testa bassa e superare momenti appannati come lo svantaggio in doppia cifra a fine terzo quarto a Orzinuovi. Fasi di gioco che, in stagione, erano state pagate a carissimo prezzo.

Tutto ciò è stato reso possibile innanzitutto grazie alla ritrovata solidità difensiva. Prima delle ultime quattro vittorie, la Pallacanestro 2.015 concedeva agli avversari 76 punti a partita. Dalla primo hurrà (Torino) in avanti, la media è scesa di più di 8 punti: oggi sono soltanto 67,8 ad allacciata. Certo, incidono in positivo i 61 punti concessi agli stessi piemontesi e i 57 ad Orzinuovi. Al tempo stesso, però, Forlì ha tenuto a bada pure gli attacchi delle corazzate Cantù ed Udine. Non un compito semplice.

I numeri offensivi si sono mantenuti stabili sui 77 punti segnati a partita, ma alcune prestazioni dei singoli sono comunque salite di tono. A cominciare da Raphael Gaspardo, che soltanto in una delle ultime uscite non ha centrato la doppia cifra ed è il secondo miglior realizzatore della squadra con 11,6 punti di media e il 53% dall’arco negli ultimi quattro match. L’Unieuro ne aveva bisogno.

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