Forlì, prima sfida in palestra : "Al lavoro per 19 partite in tre mesi"
I muscoli biancorossi affidati al nuovo preparatore atletico Jacopo Mulinacci: "Avventura stimolante"
Jacopo Mulinacci, 34enne di Figline Valdarno in provincia di Firenze, è il nuovo preparatore atletico della Pallacanestro 2.015. Giocatore di basket nelle giovanili di Pistoia tra i 15 e i 17 anni, dove in prima squadra militava all’epoca Andrea Cinciarini, fratello del capitano biancorosso Daniele, vive la sua prima esperienza come preparatore atletico all’allora Mens Sana Siena a soli 21 anni, prima nel settore giovanile, poi come assistente in serie A. Nella stagione 2016/2017 è a Bassano, dove conosce anche sua moglie Noemi, poi a San Martino di Lupari (Padova) nella serie A1 femminile per tre anni, per arrivare in seguito a Cento nella A2 maschile per due campionati.
Mulinacci, quali sono state le motivazioni che l’hanno spinta a scegliere Forlì?
"Ho avuto un incontro con il coach Antimo Martino, un allenatore che conoscevo e stimo: ci siamo parlati e mi ha presentato un progetto stimolante. Poi conoscevo Forlì da avversario durante la mia permanenza a Cento: una piazza appassionata e un palasport pieno di tifosi con un ambiente caldo in cui è bello giocare".
Il raduno di sabato scorso ha aperto ufficialmente la stagione per la squadra biancorossa. Quali sono state le prime sensazioni sull’ambiente e come sta procedendo il feeling con i giocatori?
"Siamo veramente ai primi giorni di lavoro, ma si respira entusiasmo e voglia di lavorare con serietà e professionalità. Sia Antimo Martino che il gm Renato Pasquali mi hanno fatto capire che nella scelta degli atleti vengono valutati non solamente gli aspetti tecnici, ma anche quelli relativi alle qualità umane. Quindi giocatori validi, ma anche bravi ragazzi capaci di formare un gruppo unito e affiatato".
Quali linee guida seguirà in vista degli impegni ufficiali della Supercoppa prima e del campionato poi?
"In questa fase stiamo cercando di portare tutti i giocatori ad un livello omogeneo di preparazione atletica. La mia è un’attività di supporto allo staff tecnico e in base alle indicazioni di coach Martino e dei suoi assistenti Paolo Ruggeri e Andrea Fabrizi, con cui collaboro proficuamente, mi muoverò per portare gli atleti alla migliore condizione fisica. È un lavoro di team che coinvolge anche i fisioterapisti e lo staff medico con uno scambio quotidiano di informazioni".
La nuova formula della A2 con venti compagini al via disegna un campionato con diverse squadre ambiziose.
"È una sfida stimolante: andremo a giocare partite importanti in cui tutti i giocatori saranno coinvolti. Quindi abbiamo pianificato test fisici e modulazione dei carichi di lavoro che vanno affinati durante il corso della stagione. Nei primi tre mesi del campionato si disputeranno, anche per i turni infrasettimanali proposti dal calendario, 19 partite con un ritmo frequente di incontri anche ravvicinati. Di qui l’importanza di personalizzare la preparazione atletica".
Cosa ama fare nel tempo libero?
"Mi piace stare in famiglia con mia moglie e i miei figli Derek di 5 e Amelia di 9 anni e da buon toscano amo la cucina, per cui in Romagna assaporerò diversi piatti".
Gianni Bonali
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