Forlì sfida la storia nei playoff 2025: Unieuro cerca il successo in gara5
Unieuro Forlì affronta gara5 dei playoff 2025, cercando di superare il tabù storico e vincere in trasferta.

Unieuro Forlì affronta gara5 dei playoff 2025, cercando di superare il tabù storico e vincere in trasferta.
La sfida per Forlì, nei playoff 2025, è questa: superare una serie con il fattore campo avverso. Alla massima società cittadina l’impresa non riesce, a livello di seconda serie nazionale, da trent’anni (Rimini-Forlì 0-3, finale promozione 1995). L’Unieuro ha la chance di farlo: tutto in una partita, stasera dalle 20.30, in gara5 al PalaGesteco. Superare il primo tabù significherebbe abbatterne fragorosamente un secondo: quello di gara5, una partita storicamente insidiosa per i colori biancorossi.
L’ultima disputata risale al 2019, in una serie che ebbe un andamento simile a questa (lecito fare gli scongiuri): Forlì tornò al Palafiera sotto 0-2, dopo essere andata vicina alla vittoria in entrambe le partite disputate a Rieti. In pochi giorni, però, il Palafiera le consentì di riequilibrare i conti e di giocarsi il passaggio del turno nel Lazio. Dove però fu spazzata via ed eliminata: 95-67.
Il problema della storia pregressa forlivese è che gara5 ha provocato dispiaceri perfino quando si è giocata in casa. Una, però, funziona piuttosto da monito per la Cividale di oggi: l’allora FulgorLibertas sponsorizzata VemSistemi era avanti 2-0 dopo le prime due partite (era la semifinale di B1 nel 2007), prima di trasferirsi a Osimo. Come Cividale in gara3 venerdì, gli ospiti partirono fortissimo, in quel caso costruendo addirittura un +12 all’intervallo. Solo che il secondo tempo riaprì i giochi: marchigiani avanti, poi il controsorpasso di Alessandro Davolio con una tripla a 5” dalla fine. Peccato che sia arrivato il contro-contro-sorpasso e stavolta inappellabile, sulla sirena: un tiro di Massimo Rezzano da 9 metri. L’allenatore di allora, Gigi Garelli (oggi ai Blacks Faenza in serie B), ha sempre detto: "Se in campo avessimo fatto ciò che ho chiesto nel timeout immediatamente precedente, Rezzano quel tiro non l’avrebbe nemmeno preso...". Finì 64-63. Poi il pareggio in gara4 (65-54) e la debacle forlivese nella gara5 casalinga al Villa Romiti, 71-74. Per Forlì la rimonta di Osimo fu accompagnata da un nervosismo crescente: le partite in trasferta cambiarono completamente il quadro psicologico della serie. Proprio ciò che l’Unieuro spera che, stavolta, tocchi agli avversari padroni di casa.
Un’altra gara5 maledetta è senza dubbio quella di Matteo Malaventura: dovrebbe bastare il nome per attingere coordinate non solo temporali ma anche emotive. Sfida promozione dalla serie B nel 2010: il 16 giugno il Palafiera ospitava l’ultimo atto, in una cornice di partecipazione degna della finale scudetto. Finì 80-81 con l’ultimo canestro degli ospiti a fil di sirena. Indubbiamente quella Forlì – falcidiata dagli infortuni – fu encomiabile, visto che disputò la quarta serie in un mese e mezzo. Finì tuttavia per pagare qualcosa alla tensione di doversi giocare tutto in una notte, contro rivali più esperti.
Tra le gare5 maledette ce n’è un’altra, questa invece in trasferta: la finale per la promozione in A2 del 2005, Casale Monferrato-FulgorLibertas. Finì 67-54, senza Simone Pierich (oggi è team manager a Trento in serie A) squalificato dopo il tesissimo finale di gara4, in cui la VemSistemi aveva mancato il match point al Villa Romiti. Non ci fu storia.
Poco più combattuta quella del primo turno di playout in A2 nel 2017 contro Scafati: 91-86, con i campani stabilmente avanti, nella serie che spinse la Pallacanestro 2.015 ad accaparrarsi il primo israeliano della sua storia (quella sera Yuval Naimy segnò 28 punti; il secondo è stato Shawn Dawson quest’anno). Forlì si salvò poi nella serie successiva contro Chieti: 3-1. E dire che, dopo i festeggiamenti e una gara4 dominata, coach Giorgio Valli si lasciò scappare una frase: "È quasi un peccato che sia finita...". Risate in sala stampa: "No, non sono masochista...". Per carità, Forlì ha già dato.
Unico happy ending nella storia biancorossa: era la serie B 2015/16 ed era la prima stagione dell’attuale società. Sconfitta in casa in gara1, si trovò sotto 1-2 contro Valsesia. Come oggi, scattò la mobilitazione per sostenere i biancorossi in gara4 a centinaia di chilometri da casa, in quel caso in Piemonte (fu una vittoria più semplice di quanto non dicesse il 73-80 finale). Poi completò l’opera in gara5: 81-68, si giocò al Villa Romiti per indisponibilità dell’impianto di via Punta di Ferro. Per coach Garelli fu la rivincita della ‘bella’ (anzi, brutta) contro Osimo di nove anni prima. Si potrebbe dire che l’unica gara5 vinta non è stata al Palafiera. Un auspicio da tenersi stretto nella notte più importante.
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