Forlì sfida Rimini in gara4 del derby di Romagna: obiettivo finale
Forlì cerca di replicare il successo in gara3 contro Rimini per portare la serie alla decisiva gara5 al Flaminio.

Riccardo Tavernelli, decisivo nell’87-78 di venerdì che ha portato la serie sull’1-2
Forlì ha tenuto in piedi il derby di Romagna in semifinale. Questa sera (ore 20, diretta RaisportHDe RaiPlay), in gara4, proverà a bissare il successo ottenuto venerdì per riportare la serie al Flaminio per la ‘bella’ (mercoledì, ore 20,45). Seguendo così lo stesso copione dei quarti di finale contro Cividale di pochi giorni fa. È ciò che naturalmente auspicano i biancorossi. I quali, comunque, hanno trovato risposte positive dal primo incrocio tra le mura amiche, in grado di infondere ulteriore fiducia nei propri mezzi.
Innanzitutto perché, in gara3, l’Unieuro è riuscita a massimizzare gli sforzi profusi nel corso del match, conquistando la vittoria. Esattamente ciò che non era riuscita a portare a termine nelle prime due sfide andate in scena in Riviera, complici anche le percentuali dalla lunga distanza degli avversari e qualche passaggio a vuoto nelle fasi cruciali. Venerdì, invece, la Pallacanestro 2.015 ha saputo mantenere un ritmo costante che, ad eccezione della seconda frazione (l’unica ad appannaggio di RivieraBanca), non ha mai permesso a Rimini di entrare davvero in ritmo.
I numeri, del resto, premiano gli uomini di Antimo Martino, anche se non in maniera così eclatante come potrebbero suggerire gli 87 punti segnati alla sirena (seconda miglior prestazione offensiva dei playoff forlivesi). Perché l’Unieuro ha spinto sulla propria verve realizzativa nella prima frazione (56% dal campo) e poi nella terza (55%), ma ha poi soprattutto fatto valere un’intensità difensiva che ha annebbiato le (poche) idee di Rimini. Che, dalla sua, ha avuto percentuali migliori al tiro nei 40’ (46% contro il 43% dei padroni di casa) e anche dalla lunga distanza (38% contro il 34%), nonché nella lotta a rimbalzo (44 a 36).
Sotto questo punto di vista, piuttosto, a fare la differenza è stata la mole di conclusioni tentate dall’Unieuro in gara3: ben 76. Solo contro Verona il 6 ottobre scorso, dopo due overtime, ne aveva costruite di più (82). Frutto dei 14 recuperi messi a referto (record stagionale) e, ovviamente, delle 20 palle perse riminesi. Cinciarini e compagni, in questo modo, hanno ‘pescato’ risorse importanti, correndo tanto in transizione all’inizio e quindi, con lo scorrere dei minuti, mettendo a punto una efficace manovra offensiva (21 assist) che ha creato forti grattacapi a RivieraBanca. Senza darle troppi punti di riferimento e, anzi, sfruttando alla grande un gioco interno (47 tentativi in avvicinamento a canestro: mai così tante negli ultimi due mesi) che la squadra di Dell’Agnello non ha saputo arginare.
Poi, però, c’è anche tanta difesa. Dopo i 16 punti concessi nel primo quarto, l’Unieuro, nei momento decisivi, ha chiuso a doppia mandata la propria metà campo concedendo a Rimini soltanto 24 punti negli ultimi 15’ di gioco. Nella sola seconda frazione, ad esempio, erano stati 26. Gli accorgimenti difensivi dello staff tecnico forlivese hanno giocato un ruolo decisivo. Dapprima propiziando una serie interminabile di recuperi, giocando sugli anticipi (in particolare con i lunghi) a ‘sporcare’ le trame altrui. Quindi, nell’ultima frazione, alternando difese che hanno ripetutamente portato un lungo sul portatore di palla avversario. RivieraBanca non ha trovato le giuste contromisure, mentre Forlì ha spiegato le vele. Verso una gara4 che, ancora una volta, non potrà fallire.
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