Forlì sogna l’aggancio al terzo posto. Contro Avellino in palio punti playoff
Recupero alle 20 al Palafiera: vincendo, si ritroverebbe appaiata a Cantù e Fortitudo. E andrebbe a +4 (col 2-0) sugli irpini

Matteo Parravicini marcato da Lucas Maglietti nel match d’andata a novembre. Avellino ha perso con Cento ma ha battuto recentemente anche la Fortitudo
Dopo il successo di Piacenza, stasera alle ore 20 torna in campo l’Unieuro, che al PalaGalassi ospita Avellino per un recupero che è l’ennesimo scontro diretto: una sfida da non sottovalutare. I lupi irpini, infatti, stanno disputando una stagione al di sopra delle attese e sono in piena lotta per un posto playoff, in una classifica cortissima che racchiude dieci squadre in 4 punti, dal terzo al dodicesimo posto. Vincendo, l’Unieuro aggancerebbe proprio Cantù (che pure ha una partita in meno) e Fortitudo al terzo posto. E volerebbe a +4 sui campani con il 2-0 negli scontri diretti.
Insomma, per Forlì si tratta di una gara da affrontare con grande attenzione, perché in palio ci sono punti fondamentali e perché Harper e compagni hanno bisogno di trovare fiducia e continuità in vista del rush finale. Avellino è reduce da tre finali consecutivi punto a punto: se la rimonta della Fortitudo di due settimane fa è stata fermata da un Mussini preciso ai liberi (79-73), la scorsa settimana fatale è stata la freddezza di Davis dalla lunetta a far sfumare il successo contro Cento (78-79), ma pronto è arrivato il riscatto domenica a Rieti, dove è arrivata una vittoria sudatissima per 92-93 dopo due overtime.
Un punto debole dei campani, evidenziato anche dall’ultimo match, risiede nelle rotazioni cortissime: dopo l’infortunio di Riccardo Chinellato, che ha finito la sua stagione a causa di una lesione ai legamenti del ginocchio, e con capitan Armando Verazzo non al meglio, coach Alessandro Crotti può fondamentalmente contare su poco più di un quintetto.
Certo, i due americani stanno dimostrando grande spessore: il lungo Marcellus Earlington, alla sua seconda stagione in Europa, sta mostrando ottime cose (oltre 14 punti e 6 rimbalzi a gara), mentre Jaren Lewis è uno dei migliori esterni del torneo, capace di realizzare quasi 16 punti a gara con il 47% dall’arco (nessuno fa meglio in A2), a cui aggiunge anche 7 rimbalzi e quasi 3 assist a partita.
Anche il resto del quintetto sa colpire: Matias Bortolin è un lungo di grande presenza nel pitturato (11+8 rimbalzi a partita), mentre Federico Mussini e Mikko Jurkatamm stanno mostrando tutta la loro maturità, viaggiando in doppia cifra di media (rispettivamente 16 e 10 punti a partita) e unendo grande personalità alla conclamata pericolosità dalla linea dei tre punti. Dalla panchina, si alzano invece gli esterni Antonino Sabatino e Lucas Maglietti, oltre al lungo Aleksa Nikolic, fondamentale per dare fiato alle rotazioni degli interni. Numeri alla mano, però, il loro impatto è decisamente poco significativo.
Sarà una sfida in cui sarà fondamentale prendere il controllo dei tabelloni, tra le due formazioni che conquistano più rimbalzi (39,4 a partita per Forlì, 39 Avellino), e gestire il ritmo, visto che gli irpini sono la squadra che perde meno palloni (poco più di 11 a gara) dopo la capolista Udine.
"È uno scontro diretto contro una squadra che oramai non possiamo più considerare una sorpresa – presenta la sfida coach Antimo Martino –. Stabilmente nel gruppo che lotta per i play-off, Avellino sta dimostrando grande regolarità ma anche capacità di fare risultati importanti, come la vittoria a Rieti e quella casalinga contro la Fortitudo nelle ultime 3 giornate. Può contare su un buon mix di atletismo e talento per cui ci aspetta una partita non semplice in cui dovremmo essere pronti a lottare per tutti i 40 minuti".
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