Forlì, vietato abbattersi. Vai meglio di un anno fa
La pessima prova sabato a Verona ha fatto squillare un primo allarme. Nel 2022 però, dopo 8 gare, l’Unieuro poi finalista aveva 2 punti in meno.

Nonostante la seconda posizione in classifica possa celare impressioni differenti, Forlì non sta attraversando uno dei suoi momenti migliori. Lo dice fra le righe il ruolino di marcia delle ultime settimane, pur fatto di quattro vittorie e una sconfitta, arrivata sabato scorso a Verona. Le ultime tre affermazioni, per quanto ricche di soddisfazioni in termini di punti messi in cascina, sono state conquistate non senza soffrire. Prima all’overtime nel debutto all’Unieuro Arena contro Rimini, quindi di misura a Piacenza (77-80 il finale) e infine superando Cividale in casa nuovamente all’overtime.
Insomma, il carattere e l’esperienza dei suoi uomini ha permesso alla formazione romagnola di prevalere anche quando l’esito del match poteva non essere positivo. Al punto che, in otto partite del girone Rosso, i successi sono stati sei a fronte di due sole sconfitte: al PalaDozza contro la Fortitudo Bologna e appunto a Verona. È esattamente ciò che avvenne, nella sostanza, pure lo scorso anno.
Sì, perché pure l’Unieuro che ha raggiunto la finale promozione contro la Vanoli Cremona ha dovuto scontare una fase iniziale in cui i meccanismi cominciarono a essere ben oliati dopo alcune uscite di campionato. Dopo otto giornate, infatti, il record era il medesimo della Forlì di oggi, con due sconfitte già sulle spalle.
I successi, peraltro, erano stati solo cinque, dal momento che l’incrocio con Ferrara fu ‘cancellato’ in seguito al ritiro della compagine estense. L’Unieuro, peraltro, era caduta in terra emiliana: ciò significa che i passi falsi ‘reali’ erano stati addirittura tre. Dodici mesi fa, in questo periodo, i biancorossi di Antimo Martino stavano attraversando, quindi, un momento piuttosto delicato. Reso ancor più complicato da problematiche fisiche che stavano attanagliando il roster.
La stagione partì in quinta, con cinque vittorie consecutive a ‘caricare’ tutto l’ambiente. Ieri come oggi, Cinciarini e compagni superarono Rimini nel derby, quindi si imposero pure nell’altra sfida in salsa romagnola contro Ravenna e nel big match contro Pistoia, poi promossa in massima serie. Vittorie anche contro Mantova e Chieti, quindi un brusco stop. Il mese di novembre sì apri infatti con un bruciante ko a Lecce, casa di Nardò (78-69), poi, sette giorni più tardi, il finale di partita non premiò Forlì a Ferrara (80-78). Il trittico ‘terribile’ si chiuse col passo falso casalingo contro Cividale, al termine di una prestazione offensiva perlomeno rivedibile (53-56).
Certo, rispetto ad oggi, come detto, quell’Unieuro poteva contare su una serie di attenuanti, tra assenze e una condizione fisica non ancora al top. Contro Nardò, ad esempio, marcò visita Fabio Valentini. Il play-guardia di Casale Monferrato restò ai box anche a Ferrara, insieme a Nathan Adrian. L’assetto definitivo con Vincent Sanford, peraltro, fu trovato per la prima volta soltanto a dicembre contro San Severo. Al suo posto scendeva in campo Nik Raivio.
Lo scorso anno, se non altro, queste tre sconfitte arrivarono dinanzi ad avversarie alla portata: Cividale ha poi chiuso al quinto posto, Nardò all’ottavo. Oggi, al contrario, Fortitudo e Verona sono due delle protagoniste del girone. Il che può essere un campanello d’allarme, ma anche una ragione in più per guardare con ottimismo al futuro prossimo.
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