Gabriele Fin guida i Baskérs Forlimpopoli nei playoff: sfida contro Jesi
Gabriele Fin, stella dei Baskérs Forlimpopoli, si prepara per i quarti di playoff contro Jesi, puntando alla promozione.

La guardia Gabriele Fin, 35 anni, è arrivato a Forlimpopoli in estate dopo aver vestito, in passato, anche le maglie di Fortitudo Bologna, Livorno e Rieti (foto Frasca)
Con la sua mano calda, spesso ha spaccato le partite, dando un fondamentale contributo al percorso netto dei suoi (26 vittorie in 26 partite). L’arrivo in maglia Baskérs Forlimpopoli della guardia Gabriele Fin, 35 anni, è stato finora un grande colpo: dovrà confermarlo da domani (ore 19.30) quando il PalaDimensione Vending ospiterà gara1 dei quarti playoff contro Jesi.
Fin, lei ha vestito maglie importanti come quelle di Fortitudo, Livorno e Rieti. Com’è giocare per una piccola realtà come Forlimpopoli?
"Una bella conferma. Già negli scorsi anni ci avevo giocato da avversario e avevo conosciuto il clima caldo di questa realtà. In estate ho scelto di sposare questa causa e devo dire che l’organizzazione è di categoria superiore e non ci fa mai mancare niente".
Le è mai capitato di chiudere imbattuto un campionato? Quali sono le sue sensazioni in merito?
"È una situazione nuova per me: mi era già capitato di vincere tanto, ma non così. Sicuramente noi siamo molto carichi e credo che vincere aiuti a vincere: abbiamo chiaro il nostro obiettivo e faremo di tutto per continuare ad inseguirlo".
Non vi spaventa l’idea di trovarvi per la prima volta in difficoltà, in una situazione che lascia poco margine di errore come quella di un playoff?
"Nel corso di questi mesi, non sempre le cose sono andate lisce e nei momenti di difficoltà abbiamo sempre reagito bene, sapendo dove dovevamo andare e aggrappandoci alle nostre certezze. Certo, in un playoff può sempre succedere di tutto, ma abbiamo un coach che prepara le partite molto bene e con grande precisione: se ci atterremo a quanto dobbiamo fare, credo saremo noi a poter sempre mettere in difficoltà i nostri avversari".
Al primo turno affrontate Jesi, forse una delle squadre che in questo girone di ritorno più vi ha messo in crisi. Come la giudica?
"Devo dire che Jesi era una delle squadre, tra quelle papabili per un incrocio al primo turno, che avrei volentieri evitato: hanno un quintetto di alto livello, uno straniero di talento, due giocatori estrosi come Sanna e Zandri. Hanno sicuramente un ottimo potenziale, ma noi sappiamo qual è il nostro: ci alleniamo duramente, sappiamo dove vogliamo arrivare. Nessuno ci può e ci deve spaventare".
Siete voi i principali favoriti alla promozione?
"Durante i playoff tutto può succedere: può bastare un infortunio, una serata storta o particolarmente brillante di un avversario, per cambiare le sorti di una partita e di una serie. Ci sono tante squadre di qualità, ma noi dobbiamo solo pensare a giocare tutte le partite, una per una, fino alla fine: sappiamo che manca sempre meno al raggiungimento di quel traguardo che ci siamo prefissati".
Valerio Rustignoli
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