Gema. Riscatto servito in terra campana
La Gema Pallacanestro Montecatini si è ripresa con gli interessi ciò che aveva perso qualche settimana fa, battendo la Paperdì Caserta con una bomba decisiva di Nicola Mastrangelo. La squadra ha dimostrato grinta e determinazione, supportata da una discreta lucidità in determinate situazioni.

Al PalaJacazzi di Aversa Normanna la Gema Pallacanestro Montecatini si è ripresa con gli interessi ciò che qualche settimana fa si era fatta sfuggire negli ultimi minuti del match giocato su un altro parquet campano, quello di Sant’Antimo: due partite praticamente identiche nel loro svolgimento, con Gema costretta sempre a rincorrere e capace di mettere la testa avanti a un minuto dal termine. Con un’unica ma sostanziale differenza: in casa della Geko il vantaggio durò pochissimo, con la tripla di Cantone che sancì la vittoria dei partenopei, mentre contro la Paperdì Caserta la bomba decisiva l’hanno messa i termali e precisamente un ritrovato Nicola Mastrangelo: "Diciamo che la squadra non ha ancora risolto il problema delle partenze ad handicap – scherza coach Marco Del Re –. Siamo stati protagonisti forse del peggiore inizio di gara di questo primo scorcio di campionato, però possiamo anche dire che questo gruppo ha attributi da vendere e gioca veramente da squadra. La partita non era facile: Caserta era spalle al muro, voleva e doveva vincere per non rimanere attardata in classifica ed ha giocato una pallacanestro a tratti anche entusiasmante, noi abbiamo avuto un bel po’ di difficoltà ma in qualche modo abbiamo ribaltato il match con un parziale di 13-1 nel quarto periodo e siamo riusciti a portarla a casa. Il merito è tutto dei ragazzi, della grinta e della determinazione che riescono a mettere sul parquet ogni giorno. Sono componenti quelle che vedo quotidianamente, stavolta rispetto ad altre occasioni abbiamo avuto anche una discreta lucidità in determinate situazioni, come ad esempio i tiri liberi, in cui a differenza di mercoledì contro la Libertas Livorno siamo stati precisi, come dimostra l’88% di realizzazione a cronometro fermo". Nell’elogiare in toto la sua squadra il tecnico livornese fa anche un nome e un cognome, quello di Marco Di Pizzo, decisivo nel tenere a galla i "leoni" termali nei momenti più difficili.
Filippo Palazzoni
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