Il commento. Giù la maschera: è l’occasione per capire il futuro

Alla palla a due l’atmosfera sarà stranamente ovattata: assenti la Fossa e (per due quarti...

10 dicembre 2023

Alla palla a due l’atmosfera sarà stranamente ovattata: assenti la Fossa e (per due quarti) la Curva Nord. Difficile condividere lo sciopero del tifo organizzato forlivese – per ragioni estranee al rendimento della squadra o alle scelte della società – proprio oggi, anche se va rispettato perché le motivazioni abbracciano il ‘nemico’ per eccellenza: la Fortitudo. Di certo, c’è una conseguenza: Forlì – dalla città alla squadra – rischia di rinviare ancora la consapevolezza di cosa può essere in questa stagione.

Prima c’è stata la squalifica che ha allontanato l’Unieuro dalla sua casa, poi il clima talvolta definito "tiepido", infine lo sciopero di oggi. Non sembra, eppure è questa l’occasione per gettare la maschera: il paragone con la scorsa stagione – non gradito allo staff biancorosso, ma oggettivo – dice che dopo 13 partite, dunque un numero significativo, il ruolino di marcia sul campo è identico, 10 vittorie e 3 sconfitte. Le pretendenti, è vero, sono di più e più agguerrite (5 squadre in 4 punti), ma questa è la grande occasione: Forlì può agganciare la vetta, contro la rivale per eccelenza, confermarsi grandissima per il secondo anno consecutivo, incendiare una miccia fatta da oltre 3mila spettatori (dato medio al Palafiera).

In questo quadro, l’atmosfera conta quanto i canestri. La squadra sarà chiamata a sopperire a un po’ di calore, servirà più maturità. Anche questo chiarirà se davvero è lecito sognare.

Marco Bilancioni

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