La fiducia dell’esterno biancorosso. Tomassini: "Da tre punti ci siamo ritrovati»

C’è lo zampino di Giovanni Tomassini nella vittoria in gara1 di RivieraBanca. Il play-guardia biancorosso è salito di tono nel...

di LORIANO ZANNONI
27 maggio 2025
C’è lo zampino di Giovanni Tomassini nella vittoria in gara1 di RivieraBanca. Il play-guardia biancorosso è salito di tono nel...

C’è lo zampino di Giovanni Tomassini nella vittoria in gara1 di RivieraBanca. Il play-guardia biancorosso è salito di tono nel...

C’è lo zampino di Giovanni Tomassini nella vittoria in gara1 di RivieraBanca. Il play-guardia biancorosso è salito di tono nel corso della partita contro Forlì, risultando poi decisivo nel quarto periodo. E ora guarda con fiducia a gara2. "Siamo contenti di aver portato a casa questa prima partita, era la cosa più importante – dichiara Tomassini –. Siamo felici anche di parecchie cose che abbiamo fatto in difesa, perché lasciare Forlì a 69 punti è positivo. Il mio flash di sette punti consecutivi? Sì, alla fine è stato importante. Abbiamo dato una bella spinta in quel momento, incendiando anche un palazzo che era già bello caldo di suo". Tanto di buono in questo avvio di serie, ma anche alcune questioni tecniche da limare. Prima fra tutte, l’abbondanza di palle perse, addirittura 19. "Non si possono perdere 19 palloni – commenta categoricamente Tomassini –. Troppe perse, è vero, bisogna ridurre quel dato. Poi però ci sono anche tanti indicatori positivi, come i punti subiti e il 45 a 35 a rimbalzo". Il dato più eclatante rimane quello che segnala di una ritrovata vena nel tiro da fuori, con tanti protagonisti diversi a contribuire: 14/27 da tre con sette giocatori con almeno una tripla segnata.

"Siamo una squadra con buoni tiratori e buoni passatori, l’auspicio è sempre quello ci cercare di creare più tiri aperti possibili. Tutto questo grazie ad attacchi sempre migliori che possano contribuire". Oggi gara2, con la Rinascita attesa a una partita di notevole interesse sotto tanti punti di vista. "Dobbiamo cercare di correre un po’ di più per non trovare sempre la difesa avversaria pronta – sottolinea Tomassini –. Essere più veloci nell’esecuzione. Magari qualche volta puoi anche andare fuori ritmo, ma così non permetti alla difesa avversaria di schierarsi come meglio crede. Perché i corpi di Forlì si sentono. Ci spingono, ci buttano dentro e noi fatichiamo – conclude l’analisi il veterano biancorosso –. Dobbiamo cercare di armare velocemente le nostre bocche da fuoco".

lo. za.

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