La Rinascita nella tana di Cantù. Grande sfida per il secondo posto
Rimini finalmente al completo. Coach Dell’Agnello: "Dobbiamo pretendere il massimo da tutti noi"

Justin Johnson
Un po’ più sana, un po’ più convinta e con tanta voglia di competere con il colosso Cantù. RivieraBanca arriva al big match di Desio con un pizzico di salute in più rispetto alle settimane precedenti, ma soprattutto vuole rialzarsi immediatamente dopo il crollo casalingo con Orzinuovi. In palio c’è tanto a livello di classifica, con una vittoria che vorrebbe dire +4 con una gara in meno rispetto all’Acqua San Bernardo, ma Rimini vuole prima di tutto ritrovare se stessa. "In questo momento il nostro obiettivo è quello di riportare tutti i giocatori a un livello di forma accettabile – spiega Sandro Dell’Agnello –. Abbiamo lavorato tanto e in maniera specifica, con programmi individuali che possano essere d’aiuto ai singoli elementi per trovare la miglior condizione possibile. C’è da dire che giovedì, per la prima volta dopo gennaio, la squadra si è allenata perfettamente al completo, con tutti e dieci i giocatori a disposizione. Vogliamo migliorare attraverso il ritrovamento della forma".
Si guarda dentro, Rbr. Lo fa in un momento molto particolare, quello che segna l’inizio di un ciclo di fuoco. Oggi Cantù, venerdì Cividale per la semifinale di Coppa Italia e poi il gran derby con Pesaro ad aprire un finale di regular season ancora tutto da scrivere. I biancorossi, giocoforza, devono analizzare un avversario alla volta, ma sapendo di avere tutti a disposizione, Robinson per primo. "Cantù ha un roster importantissimo – prosegue il capoallenatore di RivieraBanca –. Ha un’alta qualità di pallacanestro, con qualche giocatore importante in uno contro uno, come McGee o Moraschini, e un sacco di buoni tiratori".
Con lo stesso Moraschini a partire dalla panchina assieme a Baldi Rossi (42% da tre), le difese non possono avere un attimo di pausa. La Rinascita, osservata e scrutata Cantù, vuole però, prima di tutto, ricostruirsi una corazza. "Dobbiamo pensare a noi, a ritrovare i nostri meccanismi. Sarà necessario essere dinamici, sprintare, correre. Dobbiamo pretendere da noi stessi il massimo". E poi c’è la classifica, tutt’altro che un accessorio da osservare ogni tanto, quando capita. "Conosciamo bene la situazione – chiude Dell’Agnello –. Udine ha messo una bella ipoteca sul primo posto, ma a Cantù ci si gioca comunque tanto. La vittoria vale doppio, ci porterebbe a +4 con una gara in meno e la parità negli scontri diretti. Viceversa, un’eventuale sconfitta ci manderebbe 0-2 con loro e in parità in classifica". All’andata finì 76-80 per l’Acqua San Bernardo e un +5 di Rbr leverebbe d’improvviso tutte le nuvole dal cielo riminese.
Loriano Zannoni
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