La squadra di coach Ghizzinardi vince di 21 punti. Jesi, grande serata. Sconfitta San Severo
La General Jesi domina la Allianz San Severo con una prestazione eccellente sotto l'aspetto fisico e mentale. Gli ospiti non riescono a reggere i ritmi imposti e subiscono una serie di falli tecnici, culminati con l'espulsione di Magrini. Alla fine applausi convinti del pubblico.

Jesi, grande serata. Sconfitta San Severo
GENERAL
93
ALLIANZ SAN SEVERO
72
GENERAL CONTRACTOR : Varaschin 15, Malatesta ne, Carnevale 5, Bruno 11, Filippini 8, Merletto 3, Nisi ne, Ihedioha ne, Valentini, Rossi 18, Marulli 20, Casagrande 13. All. Marcello Ghizzinardi.
ALLIANZ SAN SEVERO: Tchintcharauli ne, Montanari 2, Pazin 11, Pierotti 11, Fall 9, Gatto 9, Colombo 2, Petrushevski 8, Guastamacchia 8, Magrini 12. All. Luciano Nunzi.
Arbitri: Spinelli e Lilli (Rm).
Parziali: 24-12, 47-27, 66-52.
Gara con poca storia tra una General in eccellente condizione fisica e mentale e una Allianz incapace di reggere i ritmi imposti dagli orange e carenti sotto l’aspetto mentale (a demerito degli ospiti una serie impressionante di falli tecnici, non influenti sul risultato finale, culminati con altrettante trasformazioni dalla linea della carità – alla fine 2832, 87% – e con l’espulsione di Magrini a 5’ dalla sirena). L’equilibrio è durato appena 5’ minuti, unico vantaggio ospite (8-10) Sul 10 pari letale accelerazione orange 12 punti a firma dalla coppia Marulli Casagrande, San Severo doppiata 24-12. Jesi in campo col secondo quintetto dopo il primo intervallo, si scatena Rossi in attacco retina bucata da ogni dove ( 43-23) Magrini si prende la prevista razione di fischi prima di infilare la tripla del – 17 (per l’ex capitano un apprezzabile 34 dalla linea dei 6.75) Gara in archivio? Non ancora: dopo il tè arriva la reazione ospite, Jesi alza il piede all’acceleratore, ne approfittano gli ospiti parziale (2-10) fino al – 10 (51 - 41), Solo un fuoco di paglia, passata la bufera la General ricomincia a far male dall’arco, Merletto-Bruno-Casagrande per l’ultima decisiva spallata. E alla fine applausi convinti di un pubblico in gran parte ritrovato.
Gianni Angelucci
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