La stagione del riscatto. "Dimenticare Fidenza, è giusto essere ambiziosi»
Ferrara Basket: idee chiare per tutti, dai giocatori allo staff tecnico e dirigenziale. Maiarelli: "Responsabilità enorme nei confronti della città e del nostro pubblico".
Un centinaio di tifosi ha accolto Ferrara Basket al primo giorno di raduno alla Bondi Arena, testimonianza di un entusiasmo crescente e di una passione per la pallacanestro in ascesa nella nostra città. E se i "vecchi" si aspettavano un’accoglienza di questo tipo, per i "nuovi" è stato un bel biglietto da visita: il sostegno della piazza sarà costante, ma anche la pressione non mancherà, visto l’obiettivo dichiarato dalla società della promozione in B Nazionale. Lo sa bene Riccardo Ballabio, playmaker confermato dalla passata stagione: "Devo ancora mandare giù il boccone amaro dell’eliminazione in semifinale con Fidenza – confessa –, sono qui anche per ‘rimediare’ a quel brutto epilogo, e per terminare un lavoro che si è interrotto quasi alla meta. La squadra? Abbiamo aggiunto atletismo e fisicità, due aspetti che qualche volta lo scorso anno ci sono mancati, e pure sugli esterni ci siamo rinforzati: credo che la dirigenza abbia condotto un buon mercato. D’ora in avanti starà a noi far vedere che le cose si sono sistemate, ripartendo però da ciò che già andava". In questi giorni l’organico a disposizione di coach Benedetto sta alternando il lavoro fisico a qualche esercizio col pallone: al fianco del tecnico reggino è rimasto Marco Castaldi, reduce dall’esperienza in Portogallo all’Europeo Under 18 femminile: "L’aspetto più interessante sarà scoprire quanto in fretta potranno inserirsi i nuovi, in un gruppo che si conosce e gioca insieme da un anno. Sul piano fisico crediamo di avere qualcosa in più rispetto alla scorsa stagione, nel complesso i ragazzi mi sembrano tutti motivati, e sanno perché siamo qui oggi: inizia il viaggio che contiamo possa portarci a realizzare il nostro sogno".
Sogno, ma anche obiettivo dichiarato, quello della promozione: la società è stata chiara, dal diesse Pulidori al vicepresidente Piazzi, fino al numero uno Maiarelli. "L’epilogo di Fidenza ha lasciato il segno – le parole del massimo dirigente biancazzurro –, ma siamo intervenuti dove c’era necessità e abbiamo costruito un gruppo completo. La nostra ambizione è quella di salire di categoria, il campo ci dirà se abbiamo centrato la costruzione del roster: abbiamo una responsabilità nei confronti della città e del nostro pubblico, che non si è mai visto così numeroso in queste categorie. La loro vicinanza ci dà un’ulteriore spinta sia dentro che fuori dal campo".
Jacopo Cavallini
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