La Unahotels sfida l’ostica Pesaro. Vietato replicare brutte figure

I biancorossi sono reduci da due amare sconfitte e stasera al PalaBigi devono ritrovare gioco e vittoria

di GABRIELE GALLO
2 dicembre 2023

Un match spartiacque. Non decisivo per i suoi destini, ma sicuramente indicativo di quello che si vorrà fare, o si potrà fare, nel prosieguo del campionato. Reduce da due sconfitte consecutive e da 60’ sul parquet decisamente al di sotto delle attese per intensità e mentalità (il secondo tempo del match interno con Tortona e tutti i quaranta minuti della sfida con Venezia) l’Unahotels torna al PalaBigi in cerca di riscatto e con la necessità di dimostrare che le tante cose buone fatte vedere in buona parte delle nove gare sinora disputate, sono il prodromo per crescere e non fuochi fatui a beneficio di un talento straripante ma non sempre ben indirizzato agli obiettivi di squadra. Per essere chiari: i biancorossi sinora hanno sempre vinto le partite che dovevano vincere e che le hanno fruttato 10 punti e un attuale, e positivo, sesto posto in classifica. Viceversa hanno sempre steccato quando l’avversario di turno era di caratura superiore o perlomeno alla pari, per organico e ambizioni, della truppa di Priftis. Pesaro, che possiede un adeguato gruppo di titolari, sull’asse Bamforth-Totè, ma risente di una panchina abbastanza corta, al di là degli 8 punti conquistati appartiene alla prima categoria: quella delle avversarie pienamente alla portata di Vitali e compagni. Per cui dalla contesa la Pallacanestro Reggiana deve uscire vincente: possibilmente convincendo. Perché i campanelli d’allarme suonati nel confronto con la Bertram e, ancora più squillanti, in quella con la Reyer, occorre siano spenti sul nascere. Si vuole soprattutto vedere tutt’altro atteggiamento rispetto al confronto di sette giorni fa coi lagunari, troppo arrendevole. Dal punto di vista tecnico bisogna ritornare a quella discreta circolazione di palla che si era notata nei primi match di stagione, e nelle gare vinte; che permetteva di avere alternative al tiro da 3: arma letale quando la percentuale di realizzazione supera il 35% (guarda caso in tutti i successi colti) ma che nel momento in cui se ne abusa condiziona il gioco, porta a errori in serie e spesso apre ai contropiedi avversari. In casa biancorossa tutti abili e arruolati, compreso Weber che dopo la contusione al ginocchio rimediata sul finire del match contro l’Umana si è allenato regolarmente col gruppo sin da martedì. L’ex coach biancorosso Buscaglia, oggi alla guida del vascello pesarese, solo all’ultimo saprà se potrà schierare il lungo Quincy Ford, principale rimbalzista del team (oltre 7 palloni arpionati di media).

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