Le pagelle. Zampini, che finale. Johnson si sveglia e domina
Pollone non segna neppure un punto, ma giocando da lungo imbavaglia lo spauracchio Miani

Allen 8,5. Non sbaglia i liberi con le spalle al muro, né il tiro del pareggio al 40’ né il jumper che manda Cividale all’inferno. Di palloni che scottavano, da inizio stagione, ne ha capitalizzati tantissimi. Tutto questo senza dare mai la sensazione di forzare: bravissimo.
Cinciarini 6,5. Tira bene: non dal campo, ma la carretta sì. Con la sapienza di un chirurgo, dissemina i suoi 9 punti in momenti cruciali del match.
Valentini 5,5. I numeri lo condannano: 2 punti, 16 al tiro, -6 di valutazione. Eppure sembra essersi scrollato di dosso quel misto di apatia e timore che aveva nelle prime giornate. L’attenuante è la serata sfortunata con gli arbitri. Un piccolo barlume in fondo al tunnel.
Zampini 8,5. Segna 23 punti, di cui 6 nel supplementare, tirando bene, con 26 di valutazione. E soprattutto stoppa il tiro decisivo di Miani, giocata che vale l’intera posta. È una dinamo che produce canestri anche istantanei, una sicurezza.
Tassone 6. Gioca 14’ preziosi: sporca il tabellino con un solo tiro, ma consente a Pollone di riposare dopo il 2° e 3° fallo precoci, dando intensità difensiva sul perimetro. Quello per cui è stato scelto.
Johnson 8. Nessun dubbio che nel tubetto abbia maionese per condire in abbondanza ogni giocata: il punto è a volte come la dosa, per esempio quando pare saltare fuori tempo a rimbalzo, oppure nel 1° quarto su una palla vagante su cui non ha inteso piegare le ginocchia. Brutalmente messo in panchina, riemerge alla grande: 8 punti nel 2° quarto, 7 nel 3°, e giocando pivot fa la voce grossa in entrambe le aree (13 rimbalzi, 10 falli subiti).
Pascolo 4,5. Note dolenti: troppo poco in attacco, in grave difficoltà in difesa sui quintetti atipici di coach Pillastrini.
Zilli 4. Se possibile, ancora peggio del compagno: nell’ultimo quarto si mangia due canestri ravvicinati che urlano vendetta e assiste al finale da seduto, incellophanato da un lungo asciugamano bianco.
Pollone 7. Serata senza mira né fortunata coi fischietti, e si è pure tagliato la barba. Ma risulta in un certo senso dominante senza segnare un solo punto, passando dal difendere su Redivo a 9 metri dal canestro all’imbavagliare Miani in post basso: a volte lo manda sul fondo, a volte gli leva l’appoggio, lo costringe a infrazioni di passi e palle perse. Difensore eccezionale.
Radonjic 5. Luna storta e non si è capito perché: in 15’ un tiro (fallito) e 2 rimbalzi.
Marco Bilancioni
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