L’E-Work vuole la A2. Ma la Lega fa resistenza
Tra meno di due settimane si conoscerà il futuro dell’E-Work. Giovedì 17 luglio il Consiglio Federale deciderà se accettare la...

Tra meno di due settimane si conoscerà il futuro dell’E-Work. Giovedì 17 luglio il Consiglio Federale deciderà se accettare la...
Tra meno di due settimane si conoscerà il futuro dell’E-Work. Giovedì 17 luglio il Consiglio Federale deciderà se accettare la richiesta delle faentine di riposizionarsi in serie A2, pronuncia che, come scritto più volte, potrebbe anche essere bocciata e in quel caso resterebbero nella massima serie. Da qualche settimana circola la voce che l’E-Work potrebbe non essere mandata in A2, perché la Lega Basket non vorrebbe un’altra A1 dispari con 11 squadre (in teoria potrebbe esserci anche un ripescaggio dalla serie inferiore pur se improbabile), ma la dirigenza ha avuto comunque rassicurazioni, anche perché, in caso contrario, non avrebbe di certo sprecato soldi in avvocati per presentare la domanda di riposizionamento alla Fip ad inizio giugno. Qualora la richiesta non venisse accettata, l’E-Work inserirebbe nel roster attuale la giovane slovena Scekic (il ritorno di Fondren è destinato a restare tale) e sarebbe la Cenerentola del girone, disputando un campionato con un roster giovanissimo che faticherebbe ad essere competitivo. Se invece la storia avrà il lieto fine e giocherà in A2, l’obiettivo sarebbero i playoff. La certezza in entrambi i casi è che l’E-Work partirà con un -3 in classifica, penalizzazione dovuta al ritardo di un pagamento nella scorsa stagione, che sarebbe deleteria in A1, perché condannerebbe quasi certamente ai playout se non all’ultimo posto, mentre in A2 renderebbe soltanto più difficile la strada per uno dei primi otto posti. Intanto nel secondo campionato nazionale sono già sette le società non iscrittesi e al momento sarebbero due gironi da undici, ma altre potrebbero alzare bandiera bianca.
Luca Del Favero
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