Lo spettacolo di Buffa. Quante emozioni nel rivivere la vita reggiana di Kobe Bryant
"Non sappiamo dove sei, ma sei ovunque noi siamo". Grande successo per l’anteprima nazionale di ‘Otto infinito-Vita e morte di...

"Non sappiamo dove sei, ma sei ovunque noi siamo". Grande successo per l’anteprima nazionale di ‘Otto infinito-Vita e morte di...
"Non sappiamo dove sei, ma sei ovunque noi siamo". Grande successo per l’anteprima nazionale di ‘Otto infinito-Vita e morte di un Mamba’, spettacolo ideato da Federico Buffa e andato in scena lunedì e martedì sera al teatro Valli con un doppio sold-out.
Un tappeto volante sul quale il celebre avvocato e giornalista di Sky ha fatto salire per quasi due ore il pubblico reggiano che alla fine gli ha tributato un lunghissimo e meritato applauso. La nuova produzione Imarts, che si è avvalsa dell’importante contributo della Regione Emilia Romagna per la regia di Maria Elisabetta Marelli, è un viaggio che parte dai primi passi del campione e passa inevitabilmente dalla città del Tricolore, luogo che lo stesso campione dei Lakers ha sempre considerato come la sua casa in Italia.
La fase reggiana della vita di Bryant viene raccontata con dovizia di particolari che tirano in ballo anche le insegnanti del piccolo Kobe, quelle che spesso ti danno le lezioni di vita che poi non dimentichi più. Come nel caso della temutissima suor Leonarda, in servizio alla San Vincenzo sul finire degli anni Ottanta, quando il piccolo ‘Mamba’ iniziava a scoprire l’adolescenza e quelle emozioni, sia positive che negative, che ti restano dentro per sempre. La condizione umana del compianto atleta è messa a nudo attraverso tematiche come i sogni, la lotta interiore e il desiderio di superare i propri limiti.
Una narrazione non semplice, priva di foto e video ‘originali’ poiché rigorosamente coperti da copyright, ma non per questo meno evocativa e riuscita. Un percorso scenografico accompagnato dalle musiche di Alessandro Nidi (pianoforte), sul palco assieme a Sebastiano Nidi (percussioni) e Filippo Nidi (trombone) che enfatizzano un viaggio che si dipana tra perseveranza, fallimento e riscatto, mostrando come ogni persona possa aspirare a lasciare un segno.
Un omaggio a un campione che diventa automaticamente una riflessione che va oltre lo sport fino a toccare valori universali, alla ricerca di un significato che va oltre il successo ‘di campo’. Lo spettacolo, certamente più adatto ad un pubblico che abbia una conoscenza approfondita del mondo Nba, ma non solo, adesso proseguirà con altre quattro date (10 febbraio, 17 marzo, 7 aprile e 16 maggio) al teatro ‘Duse’ di Bologna, con un Federico Buffa pronto ad incantare anche ‘Basket City’.
Francesco Pioppi
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