Lorenzo Pizza: "Promozione Loreto inaspettata, ma lascio per l'azienda"
Il presidente Lorenzo Pizza riflette sulla promozione del Loreto e annuncia il suo ritiro per dedicarsi all'azienda.

Il presidente Lorenzo Pizza riflette sulla promozione del Loreto e annuncia il suo ritiro per dedicarsi all'azienda.
Presidente Lorenzo Pizza, si aspettava questa strepitosa promozione del Loreto?"Ci speravo ma non me lo aspettavo. Matelica era la più accreditata per la B, ma noi avevamo un valore aggiunto: un grandissimo allenatore. Qualche speranza la nutrivo, anche se Matelica era più completa. Ecco, vedendo come lavorava il nostro coach, la squadra e quel grande dirigente di Federico Ligi, qualcosa speravo".
Lei è un dirigente vincente, lo dicono i risultati, qual è il segreto?"Il segreto per vincere è circondarsi di persone valide senza interferire nel loro lavoro. Nel calcio a 5 ho vinto otto titoli, tre scudetti, tre supercoppe e due coppe Italia, perché ho lasciato lavorare il mio staff in modo tranquillo, senza intromettermi nelle scelte. Ho dato un budget dentro il quale loro hanno lavorato, poi è chiaro che certe decisioni le abbiamo condivise, ad esempio nel mercato invernale. Questo è accaduto anche nel Loreto basket. Non mi piace contestare ciò che fanno allenatore e direttore sportivo che vanno lasciati lavorare in pace Poi a fine stagione si tirano le somme".
Perché la città non la capisce?"Me lo sono chiesto anche io. Magari, mi dicevo, il calcio a 5 è uno sport nuovo, poco conosciuto, a Pesaro non ha tradizione come a Pescara, Roma, Catania e la gente fatica a capirlo, nononte le vittorie. Mi ha stupito invece la pallacanestro. Dicono tutti che Pesaro tutti che sia “Basket city“, che qui si respiri pallacanestro e che essa scorre nelle vene. Non è vero. Pesaro non è la città del basket, ma la città della Vuelle. E’ brutto dirlo ma è così. A Loreto abbiamo visto scarsa attenzione e presenza alle partite di questi ragazzi eccezionali".
Cosa fa, ci ripensa dopo il trionfo di Cagliari?"No, lascio. Lo avevo detto, ho vagliato la decisione con mia moglie e con il mio commercialista. L’azienda ha bisogno di me. Non voglio fare polemica con nessuno, ma siamo stati lasciati soli. Io capisco che il Comune non sia deputato a trovare gli sponsor, ma non è arrivato aiuto da nessuno. Lo sport è socialità, abbiamo 300 bimbi nel calcio a 5 e 100 nel basket. Spero che ci sia qualche imprenditore più capace di me che prenda il Loreto: è una occasione, non ha debiti. E’ in B nazionale, io non chiedo niente".
Ci sono trattative?"No, per ora c’è solo un presidente (Vincenzo Baldini, imprenditore del settore caldaie ndr) che al 99 per cento dovrebbe subentrarmi. Spero che abbia la voglia e la forza di fare la B nazionale. E’ una persona seria".
Sponsor della Vuelle, oppure nella Vis a fianco di Bosco con i giovani, ha progetti?"Lo sport ad alti livelli richiede impegno, tempo e dormi poco la notte. Bosco è una bravissima persona, educata, lo stimo molto, ci vediamo a pranzo insieme a volte, ma per ora non si fa niente, è un discorso sospeso ci rispettiamo e abbiamo una grossa stima reciproca".
Ma non si sente un talento sprecato a farsi da parte?"Non mi sembro un gran talento, so scegliere le persone giuste le faccio lavorare, i talenti sono loro. Devo pensare alla mia azienda, ci stiamo ingrandendo, c’è bisogno di me".
Davide Eusebi
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