Lucio Redivo: il pericolo numero uno per l'Unieuro nei playoff contro Cividale
Lucio Redivo, protagonista a Cividale, sarà la sfida principale per l'Unieuro nei playoff. Scopri la sua storia e impatto.

Lucio Redivo sta segnando 17,6 punti a partita (foto Ciamillo). . Curiosità: è originario di Bahia Blanca, la città di Manu Ginobili (e fu allenato da suo fratello Sebastian)
Lucio Redivo, il lupo solitario di Bahia Blanca, sarà il pericolo numero uno che l’Unieuro dovrà disinnescare nella serie playoff contro Cividale che partirà domenica in Friuli con gara1. Redivo, nato il 14 febbraio 1994, concittadino di Manu Ginobili e Lautaro Martinez, ha trovato la sua dimensione a Cividale dove è uno dei protagonisti principali dell’ascesa di questa giovane società.
La storia di Redivo non è certo quella di un predestinato. Arrivò in Italia nel 2020 dopo cinque anni trascorsi al Bahia Basket allenato da Sebastian Ginobili, il fratello di Manu: nel 2016 era stato premiato come ‘Giocatore più migliorato’ della Lega e nella stagione seguente aveva chiuso con 22 punti con il 35% da tre. Dopo due positive stagioni in Spagna in Liga Acb, prima a Bilbao, poi a Lugo, nella stagione 2019-2020 è in Messico con gli Aguacateros di Michoacan. "Ma Lucio voleva tornare in Europa e così riuscii a portarlo a Casale". A raccontarlo è il suo primo allenatore italiano, Mattia Ferrari, allora a Casale e oggi a Mestre in serie B (nel mezzo, ha guidato Rimini).
"Sul suo talento – spiega – non c’erano dubbi. In Spagna aveva segnato 20 punti al Real Madrid ed era nazionale argentino". Ebbe però un infortunio muscolare nel primo allenamento del precampionato che lo tenne fuori diverse settimane: "Esordì segnando 32 punti nella vittoria contro Verona, poi vincemmo a Udine con lui e Fabio Valentini che in coppia ne fecero 50. Poi però sull’ultimo pallone del secondo quarto nella trasferta di Milano si procurò uno strappo e rimase fuori quasi tre mesi".
Un compagno di squadra di Redivo nella sua prima esperienza italiana a Casale è proprio Fabio Valentini, due stagioni a Forlì e oggi guardia di Cantù. I suoi ricordi di Lucio sono positivi: "Si vedeva che aveva molto talento e riuscì quasi subito ad adattarsi ad un campionato di livello superiore rispetto a quello spagnolo e messicano". E racconta: "In questa stagione in casa nei primi due quarti non tirò, poi nella seconda metà ne fece 20". Redivo è il classico argentino ‘caliente’ perché vive la partita con passione, ma anche atipico, un po’ ‘lupo solitario’, perché è un ragazzo tranquillo, legato alla famiglia. Le auto d’epoca e collezionare scarpe da basket sono le sue passioni.
Dopo una stagione a Brindisi in A1 (9 punti in 18’), tornò a Casale, ma nel febbraio 2023 Cividale lo ingaggiò per sostituire l’infortunato Rotnei Clarke: oggi l’argentino è al suo terzo campionato in Friuli ed è l’idolo assoluto dei tifosi con la società che gli ha prolungato il contratto fino al 2026. I suoi critici dicono che se curasse maggiormente il suo fisico e fosse mentalmente sempre concentrato sarebbe uno da Eurolega, ma a lui piace essere quello che è. Uno che si prende, e spesso segna, tiri senza senso, che ama correre, spingere ed avere spesso la palla in mano. Gli avversari lo sanno ma questo non è sufficiente per farlo recedere dal proposito di segnare ed essere sempre protagonista. Forlì dovrà provare a fermarlo.
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