OraSì "Con Taranto era da chiudere prima"
Serie B Coach Bernardi dopo la sofferta vittoria di domenica: "Sul +15 ci siamo pavoneggiati, poi siamo riusciti a prendere i due punti"

OraSì "Con Taranto era da chiudere prima"
L’OraSì interrompe la serie negativa con una preziosa vittoria su una diretta concorrente per la salvezza e con una prova convincente dal punto di vista tattico e del temperamento. "Abbiamo preparato bene la partita – attacca coach Bernardi –. Contro Thioune e Reggiani abbiamo organizzato una difesa specifica che li ha limitati efficacemente. È venuto fuori Ambrosin (25 punti con 7 su 9 da tre, ndr), ma nonostante quello siamo stati sempre avanti nel punteggio". Tuttavia, dopo più di 35 minuti in controllo, l’OraSì ha corso qualche rischio, dopo avere dissipato un vantaggio che era stato anche di 15 lunghezze. "Sono molto contento per il carattere dimostrato dalla squadra – prosegue –. Nel momento più difficile abbiamo fatto due giocate intelligenti in attacco e in difesa. Quando siamo arrivati a +15 avremmo dovuto portare la spallata finale, ma ci siamo pavoneggiati un po’ troppo, abbiamo perso ritmo in difesa e fatto confusione in attacco. Su queste cose c’è da migliorare, ma questa volta erano importanti i due punti e li abbiamo presi. Dovevamo questa risposta a noi stessi e al nostro pubblico".
Tra le note positive ci sono soprattutto le prove di Paolin e De Gregori. Il primo ha offerto una prova eccellente in attacco con un bel 6 su 8 da due punti, il secondo ha mostrato i muscoli sia in attacco che in difesa, lavorando bene su Thioune e compagni. Tuttavia, essendo un gruppo giovane, capita che il rendimento non sia sempre lineare e, per due giocatori che attraversano un buon momento, ce ne sono altri due che appaiono in leggero affanno. Il primo è Alessandro Ferrari. "I momenti di flessione sono normali – sottolinea Bernardi –. Ferrari ha iniziato alla grande ma ha un po’ perso di vista le proprie qualità. È un ragazzo dalle potenzialità altissime e deve solo essere più concreto, catturare tanti rimbalzi e resistere negli uno contro uno. Può farlo perché possiede grande atletismo e io ho fiducia in lui perchè mi piace come lavora". L’altro è Marco Restelli. "Vale lo stesso discorso. Marco riveste un ruolo importante, deve far giocare bene gli altri, invece a volte sbaglia qualche scelta. Ma è un ragazzo serio, che ascolta, quindi sono sicuro che darà delle risposte importanti". Domenica prossima si torna a Imola, contro la Virtus questa volta, formazione che appaia l’OraSì in classifica ma che ha appena inflitto 28 punti di scarto a Lumezzane. "Sarà una partita difficile contro una buona squadra. Dobbiamo entrare in campo con un atteggiamento deciso e spavaldo, mai presuntuoso, ma sempre positivo per poter aggredire la partita fin dal primo minuto". Stefano Pece
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