Orzinuovi è una scheggia impazzita. Rbr alla prova dell’imprevedibilità
L’Agribertocchi ha già cambiato tre americani, il play titolare e ha appena interrotto una serie di 10 ko di fila

Nella gara di andata la Rinascita fu trascinata da un super Grande, autore di 24 punti (foto Petrangeli)
In fragorosa centrifuga da inizio stagione, l’Agribertocchi Orzinuovi sta cercando la sua strada in un finale di regular season che la vede in lotta per evitare i playout. Domani, al Flaminio, RivieraBanca affronterà una squadra reduce dall’entusiasmante successo all’overtime con Pesaro, una vittoria arrivata a sorpresa dopo una striscia negativa di dieci sconfitte. A cercare di guidare il gruppo fuori dalla tempesta c’è Franco Ciani, che conosce bene Rimini, visto che ha condotto i Crabs all’inizio della stagione 2001-2002. Orzinuovi è a -8 dai play-in, anche se Torino ha due partite in più.
La struttura di squadra è parecchio cambiata rispetto a inizio stagione, soprattutto nella pattuglia dei suoi giocatori stranieri. La guardia a inizio campionato era Gabe Devoe (14.8), poi è arrivato uno come Jazz Johnson che sotto l’Arco d’Augusto non ha bisogno di presentazioni (14 in nove partite) e adesso ecco Gerel Simmons. Quest’ultimo è giunto alla corte del presidente Mascio dopo l’infortunio di Jazz, ha un passato da scorer in Turchia e nelle tre gare giocate sta segnando 17.7 punti di media col 43% da tre. Un turbine tecnico non facile da gestire. La certezza è l’altro americano, Jarvis Williams, decisamente uno dei migliori della categoria. Si tratta di un 4-5 estremamente atletico, capace di fornire un importante contributo in termini di punti (17.4), ma in grado pure di lavorare benissimo a rimbalzo (8.4). Proprio come Torino, Orzinuovi è trascinata dai suoi due americani.
Tra gli esterni non c’è più Simone Pepe, ora a Udine, mentre è arrivato da Trieste il play Stefano Bossi, che non sempre è partito titolare ma è decisamente un fattore (13.4 + 5.4 assist). Nell’ultima gara il play da quintetto è stato Bogliardi (2.7), ma occhio ai cambi e alle rotazioni. Dopo qualche partita, le chiavi della squadra vanno in mano a Bossi, al netto dell’importanza dei due stranieri. Gli altri due italiani che cominciano la partita sono l’ala cosimo Costi (5.6+3.4 rimbalzi) e il centro Tommaso Guariglia (7.6+4.7). Assieme a Williams, una frontline con tanti centimetri e capacità di occupare il campo. Attenzione, dalla panca, all’impatto della guardia-ala Alessandro Bertini (6.3) e soprattutto del lungo Samuele Moretti (7.9+5.4). Non c’è più Luca Vencato, passato alla Fortitudo e ora infortunato. All’andata finì 81-98, con l’attacco biancorosso alle stelle grazie a cinque uomini in doppia cifra guidati da Grande (24). Serve ritrovare quella brillantezza per non mollare la corsa alla testa.
Loriano Zannoni
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