Playoff A2: Cantù sfida Fortitudo e Rieti affronta Milano

Iniziano i playoff di A2 con Cantù-Fortitudo e Rieti-Milano. Rimini e Brindisi si preparano a una sfida intensa.

di LORIANO ZANNONI
10 maggio 2025
In stagione regolare Rbr ha vinto contro Brindisi al Flaminio, ma in Puglia è arrivata la peggior ko stagionale

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Scattano oggi i playoff di A2 e subito sarà battaglia furente. Si parte con Cantù – Fortitudo (20.30) e Rieti – Milano (21), mentre domani alle 18 andrà in scena l’altra parte del tabellone, con Cividale – Forlì e RivieraBanca – Valtur. Una, Rimini, ha il secondo miglior attacco del campionato con 82.2 punti segnati. L’altra, Brindisi, è al 13° posto con 75.6. Al contrario, la difesa pugliese è in 7ª posizione con 76.3 punti subiti, mentre quella biancorossa in 12ª con 78.2. Verrebbe da dire che una delle chiavi della serie sarà il tipo di tenuta che offrirà la retroguardia della Valtur all’attacco riminese, ma occhio a considerare Brindisi un gruppo con delle difficoltà nella metà campo offensiva. Le ultime due gare hanno mostrato altro, vale a dire una grandissima capacità di colpire l’avversario dove è più debole, sfruttando i tanti punti di forza e la multidimensionalità di un attacco con armi molto diversificate.

La squadra di Bucchi ne ha messi 82 ad Avellino e 90 dopo pochi giorni a Verona nei play-in. Lucidità e brillantezza, anche con una rotazione non così profonda. In quintetto Calzavara da play, poi Brown, Radonjic e la coppia di lunghi formata da Ogden e Vildera. Alta qualità, ma dalla panchina arriva pochino in termini di minuti, a parte l’utilizzo consistente di Laquintana per cambiare gli esterni e proporre un altro tipo di regia. E allora la forza della squadra di Bucchi va ricercata proprio in questo, nei meccanismi ormai oliati tra i big, anche con De Vico out dopo l’operazione al ginocchio. Spesso si ragiona di quanto la Rinascita basi parte delle sue fortune sull’efficacia del tiro da fuori. Vero, ma senza esagerare. Sandro Dell’Agnello ha ormai trovato un più che discreto bilanciamento tra le conclusioni dalla lunga distanza e quelle da due. Rimini è 12ª per tiri da tre tentati, mentre è 10ª in quelli da due. Un equilibrio quasi perfetto. Brindisi invece tende a polarizzare i due dati, tirando tanto da due (4ª in A2) e molto meno da fuori (penultima).

D’altra parte, con un play di stazza come Calzavara, due lunghi come Ogden e Vildera e un americano come Brown che raramente "esagera" da fuori, il dato diventa naturale. L’importante, per entrambe le filosofie, è chiaramente la percentuale. La Valtur ha vinto le due gare di play-in tirando col 40% da tre, ma in stagione ha la terza peggior percentuale tra le venti squadre del campionato (32%). Rimini tira meglio di tutti (39%) e quando oltrepassa il 40% difficilmente lascia il referto rosa agli avversari. Scontato ma reale dire che una forbice di almeno dieci punti percentuali manderebbe la gara da una parte o dall’altra con discreta facilità. Chi riuscirà a costruire i tiri migliori la spunterà, ma per farlo sarà fondamentale mettere insieme una solida identità anche all’interno dell’arco. Conterà parecchio anche il livello di circolazione di palla, con Rimini che è sesta per assist (16.3) e Brindisi terzultima (13.6).

Loriano Zannoni

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