Priftis vuole risposte. "Unahotels, svela chi sei»
"Battiamo la Reyer e riduciamo il gap con le squadre top. Hervey? Stia più calmo"

"Unahotels, svela chi sei"
Nuovo scontro al vertice per la Unahotels. Domani pomeriggio, al PalaTaliercio di Mestre, sfiderà la Reyer Venezia, capolista sino a una settimana fa prima di essere pesantemente sconfitta da Milano. I lagunari sono comunque un organico profondo e ben attrezzato e il tecnico biancorosso, Dimitris Priftis, ne è consapevole.
Coach, il suo pensiero a 24 ore dalla sfida?
"Giocheremo contro una squadra di altissimo livello subito dietro, come potenziale, a Bologna e Venezia: abbina grande talento e qualità a fisicità e atletismo. Il match ci richiede un livello di performance molto alto; dovremo giocare al nostro livello migliore per poter competere e soprattutto dovremo davvero restare concentrati e intensi per tutti i 40".
La ricetta per batterli?
"Possiedono sia esterni che lunghi solidi e di talento, sono una squadra completa e profonda. Non dobbiamo fare l’errore di concentrarci solo su alcune individualità; il match l’abbiamo preparato sul loro modo di giocare complessivo. Dovremo quindi controllare il ritmo della partita, non eccedere nelle palle perse e fare lavoro solido a rimbalzo" Prendendo a prestito le sue parole: l’Unahotels è cresciuta per poter giocare al suo miglior livello?
"La classifica dice che c’è ancora distanza tra noi e le avversarie di prima fascia. La partita di domani rappresenta quindi per noi una grande sfida, che ci deve dare una motivazione in più per essere più concentrati, disciplinati, fisici e costanti. Se ci riusciremo ridurremo anche il gap con le squadre di questo tipo".
Dalle precedenti sconfitte contro formazioni di grande caratura che lezione hanno appreso i suoi giocatori?
"A capire che dobbiamo riuscire, a livello mentale e di esecuzione, a non commettere troppi errori consecutivi e a trovare il modo di interrompere le fasi down. Contro squadre che concedono poco, come quelle di alta classifica, questi momenti sono stati decisivi per subire i break".
Avete dialogato con Kevin Hervey dopo l’inopinata reazione nella partita con Tortona che gli è costata espulsione e squalifica (commutata in 3000 euro di ammendar)?
"È consapevole che ha esagerato e doveva stare più composto e calmo. Bisogna imparare a convivere con arbitri che possono fischiare cose che non piacciono. Con Tortona di fatto abbiamo giocato senza di lui e ne abbiamo sentito la mancanza".
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