Rbr deve prendere Torino per le corna. Ma attenzione al duo Ajayi-Taylor
I piemontesi sono una squadra in fiducia e reduci da tre successi nelle ultime quattro partite disputate

Alessandro Grande, play della Rinascita
La Torino del 1° novembre è un ricordo sbiadito e il primo obiettivo di Rbr sarà quello di non farsi ingannare, domani, da quel 68-80. Una vittoria in carrozza di una squadra strapotente contro un’altra che palesava diverse difficoltà. Uno dei tanti successi di RivieraBanca in una prima parte di campionato stellare. Lo scenario ora è differente. Non tanto per il percorso della Rinascita, che ha perso qualche partita in più ma è pur sempre a battagliare con Udine per il primo posto. A essere diversa è Torino, ora tonica e brillante. A sedere sulla tolda di comando è Paolo Moretti, che ha rilevato Matteo Boniciolli (problemi di salute) a inizio febbraio. Da quel momento, la Reale Mutua ha centrato tre successi su quattro, dominando contro la Fortitudo e andando anche vicino al colpo a Brindisi.
Tanto del merito va ai due americani, ognuno capace di incidere nel suo ruolo. Sono gli unici due giocatori che superano la doppia cifra di punti. Ne mette 17, con 8.8 rimbalzi (terzo in A2), Ife Ajayi, un 4 tosto e fisico ma con mano delicata anche dalla lunga distanza (43% su quattro tentativi). Alto 2 metri per 111 kg, ha viaggiato per l’Europa e, in quattro anni da professionista, ha ottenuto due promozioni. Assieme a lui, lo scorer principale è Kevion Taylor, giocatore che si muove tra gli spot di guardia e ala piccola e contribuisce co 16.7 punti, 3.3 rimbalzi e 2.6 assist. Due giocatori in crescita, che insieme ne hanno rifilati 48 alla Fortitudo e 46 a Livorno nelle ultime due partite. Il play del quintetto è Matteo Schina che, al di là degli 8.8 punti, serve 4.4 assist ai compagni (9° in A2) e porta freschezza e buone scelte.
In ala piccola, come complemento ideale a Taylor tra gli esterni, c’è Giovanni Severini, un elemento che forse non sta rendendo per le potenzialità (5.6 col 35% da tre). Il posto di centro titolare è conteso da due giocatori differenti. Quello più interno, energico e verticale è Fadilou Seck, 2.07 di origine senegalese (2.7 + 2.8 in 12’). Poi c’è un ex riminese, vale a dire Aristide Landi, che interpreta il ruolo in maniera opposta, aprendosi sull’arco e sparando triple a ogni occasione utile (5.9 + 3.3). Dalla panchina incide più di tutti Matteo Montano, play-guardia 33enne da 9.9 punti, elemento di spessore per la categoria con un passato in Fortitudo e Urania Milano. Minuti importanti di rotazione, infine, per l’ala Matteo Ghirlanda (2.9) e il centro di 2.07 Max Ladurner (4.6).
Loriano Zannoni
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