Rbr ferita deve già voltare pagina. Con Orzinuovi gara spartiacque
Dopo il ko al Paladozza la Rinascita resta penultima: domani al ’Flaminio’ un’occasione d’oro per rilanciarsi
I numeri, si sa, sono sinceri, e in una partita equilibrata come quella tra Fortitudo e Rbr a saltare all’occhio è la differenza di rendimento dei due reparti lunghi. I due americani della Effe, Ogden e Freeman (69 minuti), hanno chiuso complessivamente con 33 punti e 19 rimbalzi. Ala forte e centro biancorossi, Johnson e Simioni, con l’aggiunta di Masciadri (in tre 67 minuti), si sono limitati a 12 punti e 7 rimbalzi. Differenza impietosa in una giornata in cui gli esterni avevano invece trovato il modo di bucare la difesa di Caja con regolarità.
I problemi di falli di un Johnson lontanissimo dalla condizione migliore e la partita sotto il par di Simioni hanno influito pesantemente, ma è raro che Rimini, nonostante i pensieri estivi, sia andata sotto nei confronti degli avversari nei pressi del canestro. Con Bologna un gelido -12 a rimbalzo (41-29), il dato più negativo della stagione. Per il resto cinque gare in cui Rimini aveva fatto la voce grossa vincendo la battaglia sotto le plance e sei in cui l’aveva persa. Problemi a Forlì nel derby (-8) e con Trieste (-9) in una partita sui generis per il ko di Johnson, per il resto tanto equilibrio. È certo che al dato contribuisce però anche Anumba, sempre molto continuo ed energico, e allora per vedere un miglioramento Rivierabanca dovrà innanzitutto attendersi di più proprio da Johnson e Simioni, ai minimi termini a Bologna.
Domani al Flaminio arriva Orzinuovi (attenzione, palla a due alle 19), che all’andata ebbe modo di infliggere uno dei ko più beffardi fin qui. Un 74-70 in cui pesò enormemente il tecnico a Marks nell’ultimo minuto tra un libero e l’altro. In quella partita la lotta sottocanestro vide Johnson e Simioni incisivi a rimbalzo (22), mentre dall’altra parte Clevon Brown chiuse con un risicato 11+5. L’americano, un centro di 2.03 molto atletico e mobile, fa registrare di media 9 punti e 5 rimbalzi, non un giocatore dominante fin qui. L’Agribertocchi rispetto all’andata non avrà l’esterno Demario Mayfield (rescissione consensuale), sostituito con l’ala forte Grant Basile. Per quest’ultimo, un 2.06 con passaporto italiano, un’ultima partita stellare a Cividale: 28 punti con 1317 ai liberi. Nel quintetto il play è Ruben Zugno (12.2), rapido e creativo in campo aperto, mentre la guardia è il tiratore classe 2002 Lorenzo Bertini e l’ala piccola l’ex Nardò, Ennio Leonzio. Dalla panchina il cambio del play è Emanuele Trapani poi ecco l’ex di turno, Giovanni Gasparin. Uno che è meglio, come si è visto all’andata, non mandare in lunetta nei momenti caldi (87% in stagione). Poi soprattutto Daniel Donzelli, un 4 con 30 minuti di media sfruttati per portare alla causa 6.8 punti e 5.7 rimbalzi. La squadra di coach Zanchi è a quota 6 in classifica, proprio come Rbr. È un testa a testa cruciale per chi vorrà provare a salvarsi direttamente.
Loriano Zannoni
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