Rbr lancia 'Play Ethical' per promuovere l'etica sportiva tra i giovani

Rbr e Cia Conad lanciano 'Play Ethical', un progetto per diffondere l'etica sportiva tra i giovani, con eventi e un codice etico.

di LORIANO ZANNONI
12 aprile 2025
Jamil Sadegholvaad, Pierpaolo Marini, Luca Panzavolta, Moreno Maresi

Jamil Sadegholvaad, Pierpaolo Marini, Luca Panzavolta, Moreno Maresi

È con "Play Ethical", un progetto a lunga scadenza di Rbr col sostegno di Cia Conad, che la Rinascita guarda alla prossima stagione. L’idea è quella di diffondere cultura ed etica dello sport tra le nuove generazioni, partendo proprio da quei mini-atleti, dal minibasket in su, che fungono da colonna vertebrale all’impianto giovanile biancorosso. "Partiremo dalla stagione 2025-2026 e ogni due mesi approfondiremo concetti come sacrificio, rispetto, speranza, consapevolezza e integrazione – racconta il responsabile marketing e comunicazione di Rbr, Simone Campanati –. Produrremo merchandising e contenuti, ma incontreremo anche i ragazzi che fanno parte delle società collegate a Rbr assieme a professionisti del mestiere e anche nostri giocatori. A fine anno creeremo un codice etico".

Anche il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad plaude all’iniziativa. "I valori del benessere e dello stile di vita sano fanno parte del cambiamento che abbiamo apportato alla città – dichiara il primo cittadino –. Il campetto mi porta grandi ricordi e vedere i ragazzi a mezzanotte, in estate, giocare tre contro tre al nuovo campo di piazzale Kennedy è bellissimo".

Il vicepresidente vicario di Rbr, Moreno Maresi, ha ricordato invece come l’iniziativa Play Ethical sia: "Un progetto di cultura sportiva rivolto alle fasce d’età più giovani, con uno speciale ringraziamento a Cia Conad e al suo amministratore delegato Luca Panzavolta. L’etica riguarda tutto, non solo qualche settore".

Infine, anche il protagonista numero uno di Rbr nelle ultime settimane, Pierpaolo Marini, nell’occasione di presentazione del progetto a Palazzo Garampi ha riflettuto sull’argomento etica nello sport. "Cosa direi a un bambino? Che la cosa più importante è divertirsi e stare con gli altri ragazzi. Lo sport aiuta a socializzare e a stare insieme, per me è stato fondamentale. Vedere quei ragazzini al Flaminio che tifano per noi e poi chiedono gli autografi mi fanno dire che ho già vinto".

lo.za.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su