Rbr, sospiro di sollievo per Johnson. La società va a caccia di un lungo
L’americano è tornato a casa dopo il colpo alla testa ricevuto contro Trieste. Mercato: si cerca un rinforzo

Rbr, sospiro di sollievo per Johnson. La società va a caccia di un lungo
La paura lascia spazio al sollievo, Justin Johnson è a casa e attende di sapere quando potrà riprendere la normale attività. La società può dunque concentrarsi unicamente sulle questioni tecniche e sul mercato, dopo che la gara di domenica con Trieste ha mostrato una squadra in grandissima difficoltà su parecchi fronti. Justin Johnson è stato dimesso ieri dall’ospedale Infermi dopo aver trascorso la nottata in osservazione dopo la botta alla testa a inizio partita. Dopo 3 minuti e 11 secondi la caduta, la lotta e il giocatore che perde i sensi dopo la botta. Tanta paura, per fortuna svanita al saluto dello stesso Johnson che usciva in barella per dirigersi all’ospedale. Per lui un trauma commotivo con ferita lacero contusa al sopracciglio sinistro, suturata in pronto soccorso. Sul lungo è stata eseguita una Tac al cranio e al rachide cervicale, che sono risultati nella norma. Per lui ora 48 ore di riposo, dopodiché verrà nuovamente valutato dallo staff medico. Sull’americano un’ondata d’affetto da parte dei tifosi, ai quali ha risposto con una storia Instagram aperta in italiano da un "Ciao a tutti". Poi, in inglese che traduciamo: "Grazie a tutti per avermi cercato per sapere come sto. Adesso sono a casa. La salute viene sempre prima di tutto. Tornerò più forte". Già, ma quando? Il guaio del weekend si aggiunge al perdurante problema al ginocchio che ne aveva minato le certezze nelle ultime settimane. Da giocatore dominante a elemento in difficoltà fisica palese. Sempre con tanta energia e voglia di portare un contributo alla squadra, ma lontano dal 100%. Ecco perché, al di là dell’incidente, si fa largo l’idea di tenerlo comunque a riposo a Udine. Ne ha bisogno il suo ginocchio e il guaio della botta alla testa potrebbe spingere lo staff tecnico a prendere questo tipo di decisione.
Al di là della situazione di Johnson, la società è vigile sul mercato, per aggiungere qualche elemento che possa aiutare. Si parla innanzitutto di italiani, magari in un settore lunghi che ruota a tre (senza tenere conto di Anumba, sporadicamente utilizzato da 4) e che ha bisogno urgente di un giocatore esperto e che possa contribuire alla causa con solidità difensiva e buon contributo a rimbalzo. La società si sta guardando attorno in cerca del giocatore giusto. Non ce ne sono tanti e sbagliare una mossa del genere potrebbe affossare il gruppo ancora di più. Intoccabili gli americani, a meno che lo stesso Johnson non debba restare fermo un po’ più a lungo. In quel caso si farebbe largo l’ipotesi del comunitario. Rbr, che ha già speso i due visti, non può tesserare uno straniero proveniente dall’estero ma solo un eventuale taglio dalla Serie A. Oppure, appunto, un comunitario. Ma in casa Rbr sperano che lo stop di Johnson possa essere brevissimo.
Loriano Zannoni
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