Reggio Emilia sfida Brescia: una trasferta difficile tra difesa e attacco
Reggio Emilia affronta Brescia in una sfida tra difesa e attacco. Coach Priftis prepara una strategia per fermare Miro Bilan.

Reggio Emilia affronta Brescia in una sfida tra difesa e attacco. Coach Priftis prepara una strategia per fermare Miro Bilan.
Quella di Brescia sarà una trasferta molto difficile, contro una squadra che ha giocato in maniera continua ed efficace per tutta la stagione – ha spiegato ieri coach Priftis – È uno dei team con la miglior chimica del campionato, con rotazioni precise e grande connessione tra tutti gli elementi. Dovremo essere scaltri, giocare con grande energia e intelligenza se vorremo fare il blitz". Serve, in poche parole, una partita quasi perfetta per mettere sotto Della Valle e compagni. I biancorossi avranno il ‘vantaggio’ di poter giocare senza pressione sulle proprie spalle: i playoff sono ormai una certezza acquisita e la Unahotels è già andata oltre le aspettative. "Giocheremo queste ultime tre partite (con Brescia, Trento e Pistoia, ndr) al meglio delle nostre possibilità e poi capiremo quale sarà il nostro piazzamento finale che in questo momento è impossibile da pronosticare".
Attenzione al centrone avversario Miro Bilan, mattatore all’andata: "Penso che dovremo cercare di limitarlo come collettivo e non individualmente, ma allo stesso tempo se lo raddoppi c’è il rischio che poi lui faccia uscire la palla velocemente avendo grandi letture e ottima qualità come passatore. Diciamo - sintetizza il tecnico - che è un bel mal di testa per il nostro livello, perché anche se lo provi ad attaccare in palleggio è abbastanza intelligente da non farsi prendere in contropiede e gestire questa situazione".
Quella tra Reggio e Brescia sarà un duello anche tra due filosofie praticamente opposte: la squadra di coach Priftis fa della difesa il proprio tratto distintivo, mentre quella di Poeta è a trazione anteriore e privilegia certamente l’attacco: "Di solito si dice che nel basket l’attacco batte sempre la difesa (sorride il coach, ndr). Faremo il nostro tentativo per fermare il loro attacco, ma allo stesso tempo le nostre percentuali realizzative dovranno essere piuttosto alte perché la partita, c’è poco da fare, richiede questo".
Poi, per concludere, una battuta sul futuro del tecnico: "Dite che ormai che ho imparato bene l’italiano non posso più andare via da Reggio? Vediamo dai nel prossimo futuro cosa accadrà…". Non si sbilancia, ma l’impressione è che il legame con l’ambiente sia forte. Resta da capire se, visto l’ottimo biennio del condottiero ellenico, non ci saranno proposte irrinunciabili all’orizzonte. In quel caso imparare anche un’altra lingua non sarebbe un problema…
Francesco Pioppi
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